Nel settore della logistica, la gestione dei costi è cruciale per garantire un servizio efficiente e competitivo.
Il costo trasporto merci al km rappresenta una delle principali voci di spesa per le imprese di autotrasporto.
Per ottimizzare il proprio business, è fondamentale per conoscere e analizzare le tariffe aggiornate.
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti pubblica periodicamente la Tabella costi di esercizio autotrasporti, che include i riferimenti per le diverse categorie di veicoli e i relativi costi di gestione.
Stabilire un costo al km per il trasporto merci non è semplice.
Gli operatori del settore devono considerare una serie di fattori tra cui:
Le stime più aggiornate indicano che il costo minimo per garantire la sostenibilità di un servizio di trasporto merci su camion si aggira tra 1,20 e 1,50 euro al km.
La tariffa proposta in alcune situazioni di 0,87 euro al km appare dunque in netto contrasto con tali stime, mettendo a rischio la sopravvivenza di molte piccole e medie imprese del settore.
Il costo chilometrico non è uguale per tutti i mezzi di trasporto.
Per i furgoni, che coprono solitamente distanze più brevi e carichi minori rispetto ai bilici, il costo al km tende ad essere inferiore.
I valori di riferimento sono aggiornati semestralmente dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, tenendo conto dell’inflazione ISTAT e delle fluttuazioni dei prezzi del carburante.
Le categorie di veicoli sono divise in quattro classi:
In generale, i veicoli di categoria A e B, come i furgoni, sono più economici in termini di costi chilometrici rispetto ai camion delle categorie superiori.
Tuttavia, è fondamentale prendere in considerazione anche il peso delle merci trasportate, poiché incide sul costo al km camion e sul consumo di carburante.
Consulta la Tabella costi di esercizio autotrasporti del MIT per aggiornamenti regolari e utilizza queste informazioni per prendere decisioni strategiche.
Le tariffe per i trazionisti, cioè gli operatori che si occupano del trasporto su lunghe distanze, rappresentano un ulteriore punto di riflessione.
I costi operativi di queste imprese dipendono non solo dalle distanze percorse, ma anche dalla gestione del tempo di guida e dalle normative che limitano le ore di lavoro dei conducenti.
Molte aziende di logistica e trasporti stanno cercando di bilanciare la necessità di competitività con l’obbligo di garantire tariffe sostenibili.
Tuttavia, la sfida principale resta quella di mantenere prezzi che non mettano a rischio la qualità del servizio né la sicurezza dei lavoratori.
L’introduzione di tariffe troppo basse potrebbe avere pesanti ripercussioni sul settore della logistica, portando a:
Alla luce delle recenti controversie, appare chiaro che il settore dei trasporti su strada necessita di un quadro regolamentare più chiaro e definito.
È fondamentale che vengano introdotti meccanismi di controllo più rigidi per evitare il dumping sociale ed economico, che mettono a rischio l’intera filiera logistica.
L’adozione di tariffe minime legali che garantiscano un’adeguata remunerazione per i trasportatori e un’equa competizione tra le aziende appare una delle possibili soluzioni per il futuro del settore.