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Nuovi parametri per investimenti nei porti: criteri e valutazioni
Scopri i nuovi parametri stabiliti dall'Autorità di Regolazione dei Trasporti per giudicare chi vuole investire nei porti italiani, con particolare attenzione alla credibilità finanziaria e operativa


Trasporti Nazionali e Internazionali

Nuovi parametri per investimenti nei porti: criteri e valutazioni

15 Luglio 2024

L’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) ha recentemente introdotto un Piano Economico Finanziario (PEF) per la valutazione delle concessioni demaniali nei porti italiani, in linea con l’articolo 18 della legge di riforma portuale (legge 84/1994).
Questo nuovo schema utilizza parametri algebrici per determinare la solidità finanziaria e operativa delle proposte, cercando di armonizzare le procedure su scala nazionale. Tuttavia, la rigidità di un approccio matematico potrebbe non adattarsi alle diverse realtà portuali.

Nuovi criteri di verifica

L’ART ha stabilito che i canoni demaniali saranno composti da una parte fissa e una variabile.

Le linee guida definiscono criteri dettagliati per valutare le proposte, tra cui:

  • durata della concessione;
  • criteri di ragionevolezza;
  • collegamento del canone concessorio alla produttività;
  • indicatori di efficienza produttiva, energetica e ambientale.

Questi criteri mirano a garantire un processo più trasparente e uniforme per tutte le concessioni nei porti italiani, tenendo conto delle specificità locali.

Requisiti per i richiedenti

I richiedenti devono soddisfare requisiti personali, professionali, tecnici e finanziari specifici, tra cui:

  • Capacità di investimento;
  • Organigramma dei dipendenti;
  • Programma operativo dettagliato;

Le Autorità di Sistema Portuale (AdSP) possono anche effettuare consultazioni di mercato per garantire la trasparenza e la non discriminazione nel processo di concessione.

Durata delle concessioni

La durata delle concessioni sarà proporzionale agli investimenti previsti nel PEF, considerando le infrastrutture esistenti e le necessità di sviluppo.
Questo approccio mira a bilanciare la necessità di attrarre investimenti con la garanzia di un utilizzo efficiente delle risorse demaniali.

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