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Caro-carburante, il record del costo del gasolio impensierisce il settore dell’autotrasporto
Ecco il punto di vista dell’associazione di piccoli e medi imprenditori dell’autotrasporto Ruote Libere sul caro gasolio


Trasporti Nazionali e Internazionali

Caro-carburante, il record del costo del gasolio impensierisce il settore dell’autotrasporto

11 Marzo 2022

In questi giorni il gasolio ha raggiunto il record storico di prezzo in Italia raggiungendo quota 2 euro al litro, si tratta di una situazione che sta destando non poche preoccupazioni tra il settore dell’autotrasporto e gli imprenditori del settore della logistica.

Nonostante l’accordo raggiunto qualche giorno fa tra Unatras e la viceministra Bellanova del Ministero Infrastrutture e Trasporti la situazione resta critica per il settore.

Ruote Libere, un’associazione di piccoli e medi imprenditori del settore dei trasporti, in una nota, commentando l’accordo, ha dichiarato: “L’insostenibile aumento del carburante, che ha portato in questi giorni a un costo del gasolio superiore ai 2 euro al litro, continua a scuotere il mondo di questo settore”. 

Come ha risposto il Governo italiano?

Le risposte del Governo, con la manovra da 80 milioni in termini di crediti di imposta e interventi sui pedaggi, che nulla incide sui rincari vertiginosi del gasolio, è stata benedetta dalle vecchie associazioni di rappresentanza ma non ha portato risultati di nessun tipo per chi ogni giorno trasporta merci sulle strade italiane.

Per dare un po’ di fiato al comparto, Ruote Libere, come si può leggere sulla pagina Facebook dell’associazione ha avanzato due proposte al Ministro Giovannini:

  1. Un prezzo politico del gasolio con la riduzione immediata delle accise di 0,30 €;
  2. Per tre mesi pedaggi gratis e in seguito sconti direttamente in fattura a fine mese mettendo così fine per sempre al sistema dei Consorzi di servizio;

Un ulteriore intervento del Governo su questa materia è necessario soprattutto allo scopo di evitare il blocco generalizzato del comparto, con proteste mirate a rendere difficoltosa la viabilità in Italia (come successo nelle scorse settima), e la logistica degli approvvigionamenti, già messa a dura prova prima dal Covid-19 ed ora dalla guerra tra Ucraina e Russia.

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