Secondo gli specialisti della sicurezza della Freightwatch International, leader mondiale nei servizi di sicurezza di logistica, il furto del carico, dove i beni di consumo sono rubati in transito, è aumentato drammaticamente nell’ultimo decennio.
Si dice che il numero di casi noti in tutto il mondo è aumentato mediamente del 10-15% di anno in anno causando ogni anno perdite alle società in tutto il mondo dai 30 ai 50 miliardi di dollari.
Per quanto riguarda il nostro Paese, invece, i veicoli ritrovati sono stati 2.104, il 54% del totale.
La regione che soffre di più il fenomeno dei furti è la Lombardia con 914 furti, pari al 23% del totale.
Seguono la Campania con 484 e la Puglia con 458, vengono poi la Sicilia con 294, il Piemonte con 285 e l’Emilia Romagna con 257.
Dal 2000 nelle regioni centro-settentrionali il numero di camion rubati per 1.000 circolanti è passato da 1,5 a 0,8, mentre nelle regioni meridionali da 3 a 1,2.
Secondo Gianluca Gallian, perito assicurativo nel campo dei trasporti e blogger di successo, i furti occupano trasversalmente tutte le categorie di merci facilmente rivendibili.
I settori però più colpiti sono quelli del metallo (il rame già lavorato specialmente) e i generi alimentari anche surgelati.
Si possono distinguere varie tipologie di furti come quello fisico con destrezza, che avviene proprio rimuovendo di nascosto il contenuto dei tir durante le ore di sosta, oppure si possono verificare vere e proprie rapine con l’espressione tipica di violenza e minacce.
Di solito funziona così: alla prima sosta, spesso in area di servizio, gli autisti vengono assaliti sotto la minaccia delle armi e sequestrati.
Grazie ad alcuni inibitori di segnale, i localizzatori GPS vengono resi inutilizzabili e dopo un lungo viaggio il carico viene di solito scaricato e reimmesso nel mercato.
L’analisi delle strategie criminali e la recrudescenza di questa fattispecie (un furto su tre ai danni di un Tir avviene durante la sosta in autostrada), hanno indotto la Commissione Europea a ripensare le aree di servizio autostradali in chiave di una maggior sicurezza.
Lo scorso 12 giugno, il commissario europeo ai trasporti Jacques Barrot, ha annunciato l’avvio dei lavori per i primi cinque parcheggi (che saranno realizzati in Francia, Germania, Belgio e Gran Bretagna).
Negli ultimi tempi si sta allargando una nuova tipologia di furto che si consuma per via telematica e prevede, invece, la configurazione di una vera e propria truffa.
Capita per esempio che tramite la borsa telematica (quel mercato telematico dei prodotti agricoli, agroalimentari ed ittici che consente lo scambio quotidiano delle merci e delle derrate agricole da postazioni remote), per mezzo di registrazioni fasulle, determinati vettori riescano a farsi garanti in maniera fraudolenta del trasporto di merci che non arriveranno mai a destinazione.
Esistono aziende come la Cargo Theft Solutions che vengono incontro a queste problematiche producendo prodotti ad hoc come il “box antifurto” progettato proprio per prevenire e minimizzare il furto del carico direttamente dall’imballaggio, in poche parole un valore aggiunto per scoraggiare i furti futuro.
Si tratta di scatole a doppia parete con uno strato interno di rete metallica dura progettato per prevenire il comune “slash and go” come si dice in gergo, un semplice taglierino non potrà nulla.
Un’altra tipologia di attacco al trasporto merci è Il “jamming“: trattasi di una comunicazione elettronica con l’emissione di un segnale radio effettuato sulla sua stessa banda di frequenza (GSM e/o GPS), in modo da impedire al singolo rice/trasmettitore di connettersi alla rete di appartenenza.
Se il segnale del jammer è abbastanza forte, l’antenna ricevente non sarà più in grado di riconoscere il segnale del network (ovvero il margine di errore sarà troppo alto).
Il jamming è oggi il metodo più efficace utilizzato negli eventi criminosi di furto e rapina.
Per contrastare questo fenomeno, la W.A.Y – Sistemi per la logistica e la sicurezza propone dei dispositivi GPS/GPRS con rilevatore di jammer integrato, sia per le frequenze dei modem GSM/GPRS, sia per le frequenze GPS.
I dispositivi, in caso di rilevo di disturbi, sono in grado di svolgere le seguenti azioni: attivazione di procedure in locale, memorizzazione degli eventi, invio in centrale immediatamente, se possibile, o appena si ripristinano le condizioni adatte alla trasmissione.
Il 2012 potrebbe essere ricordato come l’anno in cui vengono esauditi i desideri degli autotrasportatori.
L’idea di Irgenre è di quelle che lasciano il segno: realizzare lungo i principali snodi della dorsale Nord-Sud Italia una catena di aree di sosta e ristoro riservate ai camionisti.
Irgenre, società di sviluppo e gestione immobiliare, e Fai Service, società di Conftrasporto che riunisce e predispone servizi per oltre 7.000 società di autotrasporto e circa 85.000 autotreni, vorrebbe inaugurare la prima area di sosta della catena TirHotel a fine 2012 vicino al casello di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, sull’autostrada A1 Napoli-Milano.
Il piano prevede la realizzazione di altre quattro aree di sosta in Italia e tre a livello internazionale: si tratta di aree di 35-40mila metri quadrati, attrezzate con circa un centinaio di stalli per la sosta degli automezzi e una serie di servizi al trasportatore, come ristoranti, market, aree relax e camere, tintoria, internet wi-fi e ovviamente una pompa “bianca” per avere carburante fortemente scontato, oltre all’assistenza non stop al veicolo e servizi di infomobilità.
La catena di queste speciali aree di sosta – che prevedono un investimento di circa 5 milioni di euro ciascuna, oltre all’acquisto dei suoli – nasce in risposta al progressivo irrigidimento delle norme del Codice della strada e conseguenti pause imposte agli autotrasportatori, proponendosi come uno spazio dedicato al riposo e relax, in assoluta sicurezza (all’interno dei TirHotel è assicurato, infatti, anche un servizio di sorveglianza per autoarticolati e relativi carichi).
Il già citato Gianluca Gallian suggerisce all’interno del suo blog una serie di indicazioni utili per prevenire i furti della merce stilando un utile decalogo.
I consigli vanno dalla più banale, ma non scontata, raccomandazione di evitate di parcheggiare in strada mezzi carichi di merce nel fine settimana o durante la notte, al più interessante “Pianificate con estrema attenzione il percorso in modo da conciliare tempi di guida e soste di legge in modo d’evitare di doversi fermare in aree ove si registrano casi di furti e rapine” passando dall’utilissimo ammonimento che riguarda la formazione del personale sulle misure da adottare per evitare furti e/o rapine “ad esempio può essere utile aver previsto particolari “parole in codice” per richiedere aiuto o l’intervento delle forze dell’ordine”.
Interessante anche il suggerimento che prevede di posteggiare i semirimorchi con le porte una contro l’altra o a ridosso di un muro per evitare l’apertura dei portelloni o delle porte dei container.