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Da porto italiano a porto d’Europa.
Un grandioso progetto, presentato da Renzo Piano, per sviluppare il porto di Genova.


Trasporti Nazionali e Internazionali

Da porto italiano a porto d’Europa.

13 Dicembre 2010

Il progetto del celebre architetto genovese servirà per dare alla città la possibilità di svilupparsi e di affrontare le crescenti sfide che si presentano ad uno scalo portuale che voglia mantenere la sua competitività a livello internazionale.
L’intervento è necessario per far fronte alla crescita di traffico, sia merci che passeggeri, prevista per i prossimi anni. Il traffico di container, secondo le stime, dovrebbe raddoppiare nel giro di pochi anni, fino a raggiungere una movimentazione di volumi superiori ai 3.000.000 di teu nel 2010. Anche il traffico di passeggeri è destinato a crescere notevolmente. Sono necessari la modernizzazione delle infrastrutture e il reperimento di nuovi spazi, da destinare alle attività logistiche e commerciali.
Ma la vocazione portuale, commerciale e industriale della città non deve prevalere su altri valori, egualmente importanti per uno sviluppo armonico. Infatti Piano ha pensato ad una soluzione che permetta di migliorare l’aspetto e la vivibilità della città marinara: nessuno stravolgimento delle aree cittadine, nuovi parchi, una serie di risarcimenti a livello urbano. L’espansione del porto, che raddoppierà la sua superficie attuale (da 200 a 400 ettari), avverrà in direzione del mare, senza quindi toccare le aree cittadine: saranno costruite due isole artificiali collegate alla terraferma per mezzo di tunnel sottomarini.
La prima fase del progetto di riconfigurazione del porto di Genova è già stata approvata e un gruppo di lavoro, composto dai rappresentanti di Regione, Comune, Provincia e Autorità Portuale, si occuperà della discussione e approvazione dei lavori successivi.
Le fasi di realizzazione previste sono tre, rispettivamente da 6, 12 e 18 anni: con tempi così lunghi, è già stato stabilito che i lavori non dovranno turbare né gli assetti né la competitività dello scalo genovese.
Il costo previsto per il progetto è di 4 miliardi di euro.

Queste le opere principali:

Aeroporto sul mare
Sorgerà su di un’isola artificiale, al largo di Sestri Ponente. L’isola verrà realizzata con una struttura di pali e cassoni in cemento armato prefabbricati. L’ampiezza della superficie (3620 x 390 mt) permetterà all’aeroporto di passare alla classe D e quindi di incrementare del 30% il volume attuale di traffico.
L’area attualmente occupata dalle piste ospiterà un enorme terminal passeggeri con pescaggio in grado di accogliere portacontainer di qualunque dimensione.
In questo modo le gru portuali non saranno più limitate, in altezza, dalla presenza del cono aereo. Inoltre il porto-petroli si allontanerà dalle zone abitate.

Isola dei cantieri navali
Di fronte a Sanpierdarena, una seconda isola artificiale per dare più spazio alle riparazioni navali. I bacini di molo Giano saranno utilizzati solo per i grandi yacht.

Gli scali nautici di Multedo e Sestri
L’attuale Porto Petroli verrà trasferito nella zona dell’attuale aeroporto. Una parte della zona di Multedo diverrà un nuovo porticciolo turistico; un’altra parte sarà utilizzata da Fincantieri per espandersi.

Il porto di Voltri
Una condotta sotterranea permetterà il riciclo tra le acque del canale di calma, oggi quasi stagnanti, e il mare aperto. Si potrebbe creare un piccolo porto per i pescherecci, con relativo mercato del pesce.
All’angolo sud-ovest potranno essere realizzati cinque nuovo accosti roll on roll off per le Autostrade del Mare.

La nuova monorotaia
La proposta è di sostituire la Sopraelevata con percorsi in galleria che, a mare e a monte, colleghino il ponente con il levante lungo il fronte a mare. La monorotaia è costituita da una leggera struttura aerea su cui scorrono vetture a guida automatica.

I Parchi Urbani
Alla foce del torrente Chiaravagna, dalla collina degli Erzelli fino a Sestri e da Pra’ a Voltri sorgeranno tre parchi.





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