La maggior parte delle merci, in Italia e in Europa, si muove su strada (fonte, ISTAT). Si tratta di un dato in costante aumento, complice la crescita esponenziale del volume di affari degli e-commerce negli ultimi anni. Infatti, se quando si parla di merci che si muovono su strada facciamo riferimento per lo più a materie e manufatti all’interno del canale b2b, l’aumento di prodotti di consumo, che invece seguono la strada che porta direttamente al cliente, è un fattore che ha un impatto non trascurabile sul totale.
Il trasporto di merci su strada deve fronteggiare problematiche specifiche relative alla modalità di carico, di trasporto e di consegna: le merci in questo caso, infatti, sono soggette a tutti gli imprevisti che viaggiare in mezzo al traffico comporta: da qui la possibilità di accumulare ritardi a causa di code o rallentamenti, ma anche quella di danneggiare il carico a causa di manovre brusche, come frenate decise e improvvise o bruschi cambi di corsia.
Per evitare il danneggiamento della merce nel trasporto su gomma sono state sviluppate misure preventive, capaci di stabilizzare il carico, evitando il pericoloso effetto domino. Tra le tecniche più efficaci troviamo quelle che prevedono il riempimento degli spazi vuoti di carico con sacchi gonfiabili: in questo modo la merce a bordo non potrà oscillare in caso di brusche frenate o cambi di direzioni improvvisi.
I ProBag sacchi gonfiabili per container hanno un funzionamento molto semplice: si tratta di cuscinetti ad aria che vengono inseriti negli interstizi che si creano tra i pallet e tra questi e le superfici del container durante le fasi di caricamento. Sono composti di materiale plastico resistente, come Polipropilene (PP) tessuto o poliestere, ma che ovviamente è soggetto a usura e rotture. Si tratta di un metodo semplice ed efficace, che tuttora si presenta come uno dei preferiti.
Tuttavia, anche a causa dell’aumento costante delle merci, il problema della sostenibilità risulta urgente e attuale. Per questo motivo molte aziende hanno deciso di utilizzare dispositivi che si basano sullo stesso principio di funzionamento, ma utilizzando materiali differenti. Si tratta di separatori in cartone riciclato, che vengono allo stesso modo utilizzati per riempire gli spazi vuoti stabilizzando la merce. La particolare struttura a nido d’ape li rende estremamente resistenti, mentre il materiale, il cartone appunto, a differenza di poliestere e polipropilene, rientra facilmente nel ciclo produttivo.
Si tratta di due strumenti efficaci, in grado di assicurare stabilità alle merci in viaggio su strada, ma ciò non toglie che per ridurre al minimo la probabilità di rovesciamenti e danneggiamenti dei colli sia necessario seguire alcune linee guida essenziali durante le fasi di caricamento.
Per prima cosa bisogna conoscere il percorso che ci attende, cercando di evitare traffico e zone a scarsa manutenzione, e questo lo si può fare con l’ausilio di software di mappatura avanzata. Secondariamente, quando prepariamo i pallet che andranno stipati sul pianale di carico, bisogna assicurarsi che il baricentro risulti il più basso possibile: per fare ciò dobbiamo inserire i colli più pesanti negli strati più bassi del pallet, procedendo poi progressivamente con colli più leggeri man mano che si sale. Infine è importante distribuire il peso del carico in modo omogeneo sulla superficie di carico, assicurando la stabilità del veicolo, e dunque riducendo il rischio di sinistri.