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Cargo ferroviario e sfide della logistica: l'allarme di Confetra
Confetra lancia l’allarme: servono governance e visione strategica per affrontare le sfide


Trasporti Nazionali e Internazionali

Crollo del cargo ferroviario e sfide della logistica: l’allarme di Confetra

21 Novembre 2024

Il cargo ferroviario italiano è in sofferenza.
Secondo Carlo De Ruvo, Presidente di Confetra, il settore sta vivendo un crollo significativo, con una diminuzione dell’8,3% in termini di tonnellate trasportate e del 6,7% in tonnellate-km nel 2023 rispetto all’anno precedente.
Questo calo, stimato in 90 milioni di euro di perdite di fatturato, rappresenta una battuta d’arresto rispetto alla stabilità del 2022 e alla ripresa osservata nel 2021.
Le prospettive per il 2024 non sono incoraggianti, con previsioni negative sia a livello nazionale che europeo.

Tra i fattori alla base della crisi, De Ruvo ha citato:

  • cantieri del PNRR, che creano interruzioni nella rete ferroviaria;
  • cancellazioni dovute a manutenzioni nei valichi alpini;
  • calamità naturali e un calo dell’export verso l’UE;
  • domanda interna stagnante, che limita ulteriormente la ripresa.

Un comparto logistico resiliente, ma non immune

Diversamente dal cargo ferroviario, il comparto della logistica ha mostrato una certa tenuta. Secondo l’Osservatorio Contract Logistics presentato da Confetra, il settore ha raggiunto un fatturato di 115,8 miliardi di euro nel 2023, con una crescita prevista dello 0,7% per il 2024, in linea con l’economia nazionale.
Una delle sfide principali per il settore è la mancanza di personale qualificato.
Secondo i dati dell’IRU (International Road Transport Union), in Europa mancano oltre 230.000 autisti, di cui 22.000 in Italia.
Ma la carenza non riguarda solo gli autisti: operatori logistici, macchinisti, spedizionieri e magazzinieri sono altrettanto difficili da reperire.

Le criticità geopolitiche, come il conflitto israelo-palestinese, stanno modificando le rotte commerciali, influenzando sia la logistica portuale che quella aerea.
Inoltre, i valichi alpini, già soggetti a manutenzioni complesse, soffrono le conseguenze di regolamentazioni restrittive del Tirolo, che ostacolano la movimentazione delle merci via terra.

La mancanza di una visione strategica

Secondo De Ruvo, l’assenza di una governance unitaria ostacola la pianificazione strategica delle imprese logistiche. La regolamentazione frammentata e spesso penalizzante, unita a una fiscalità complessa, rende difficile affrontare temi cruciali come la transizione ecologica, la semplificazione burocratica e la competitività internazionale.

De Ruvo ha concluso il suo intervento sottolineando l’urgenza di interventi mirati per consolidare il ruolo della logistica nell’economia nazionale e globale.

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