ALIS (Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile) ha sottoscritto un Protocollo d’Intesa con la Rete di tutti gli ITS italiani per la mobilità sostenibile.
ALIS è la prima Associazione ad aver siglato un Protocollo d’Intesa così rilevante per i giovani e per rispondere ai fabbisogni formativi e professionali delle imprese del trasporto e della logistica.
Guido Grimaldi, Presidente di ALIS, ha dichiarato: “La firma dell’importante e strategico Protocollo d’Intesa tra ALIS e la Rete ITS per la mobilità sostenibile è un passo molto significativo per il mondo della formazione giovanile, che ci permette di intensificare la collaborazione sinergica ed il raccordo tra gli Istituti Tecnologici Superiori (ITS Academy) e le imprese e, conseguentemente, di contribuire a soddisfare la domanda di nuove ed elevate competenze tecniche.
Non possiamo dimenticare che, tra i dati occupazionali, preoccupano soprattutto i circa 3 milioni di inattivi nel Paese.
Il nostro impegno quindi, anche attraverso l’intensa attività di ALIS Academy, cresce sempre più al fine di diffondere la cultura del trasporto e della logistica, di colmare il mismatch tra domanda ed offerta di lavoro e di contribuire così a risolvere l’urgente problematica della carenza di figure professionali nel settore”.
Silvio Busico, Presidente della Rete Nazionale ITS ha aggiunto: “Il Protocollo d’Intesa con ALIS ha davvero un che di storico.
Innanzitutto perché dà sostanza a quell’auspicato raccordo tra formazione professionalizzante e tessuto produttivo che è fondamento della Legge 99/2022 di riforma degli ITS e, in secondo luogo, perché è il punto di arrivo di un lungo percorso che ci vede da anni al fianco di ALIS nel sostenere che il rinnovamento del Sistema Paese non può ignorare i processi di formazione delle competenze necessarie ad affrontare le sfide del futuro.
Gli ITS del comparto non solo troveranno maggiore visibilità presso le oltre 2050 aziende di ALIS, ma potranno sfruttare un sistema finalmente condiviso di rilevazione dei fabbisogni professionali volto a progettare azioni di upskilling, reskilling e formazione dei più giovani e a definire quei know how necessari a favorire la transizione ecologica e la transizione digitale del comparto”.
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