L’introduzione di nuove tecnologie alla base della cosiddetta Quarta Rivoluzione Industriale stanno comportando sostanziali modifiche in molti settori industriali, contribuendo alla loro innovazione digitale, indispensabile per fare fronte alle sfide di un mercato globale che richiede sempre più efficienza e competitività.
Anche il settore della logistica industriale, protagonista nella creazione di valore e di competitività dell’intera supply chain, dalla produzione al consumatore finale, è interessato da questa evoluzione.
La cosiddetta smart logistics, ridisegnata dalle tecnologie digitali, è infatti in grado di soddisfare la richiesta di dialogo continuo lungo tutti gli anelli della filiera ed è ormai indispensabile per rimanere al passo con i tempi.
Di fronte ad una logistica sempre più complessa, legata all’incremento del flusso di lavoro e dei costi di gestione del magazzino, alla continua rotazione delle merci e all’evoluzione delle attività di outsourcing (Logistica Conto Terzi o Contract Logistics), le tecnologie innovative – Internet of Things, Big Data e Cloud Computing – diventano elementi fondamentali per migliorare prestazioni ed efficienza dei processi.
In particolare, l’accelerazione post pandemia dell’e-commerce, che nel primo trimestre del 2021 ha raggiunto un tasso di crescita del 78% con modifiche importanti sia in termini di risposte del mercato, che di efficienza e sicurezza e lo sviluppo di approcci sempre più customer centric del mercato esigono una filiera smart, produttiva, flessibile e sicura, e quindi pongono la smart logistic, per la quale è indispensabile un alto tasso tecnologico, al centro delle strategie industriali.
L’automazione e la digitalizzazione dei processi sono alla base di questa trasformazione, grazie ad un utilizzo sempre più massiccio dei dati, in grado di offrire un vantaggio competitivo anche nel settore logistico.
È quanto che emerge da un sondaggio realizzato nel 2022 dalla società di consulenza americana APQC (American Productivity & Quality Center) in base al quale oltre il 70% delle aziende intervistate, afferenti a diversi settori in tutto il mondo, ha rivelato di aspettarsi che Big Data e digitalizzazione avranno un impatto considerevole sulle catene di approvvigionamento entro il 2025, mentre il 60% ritiene che questo sia legato all’automazione dei processi robotici, che se integrata diligentemente nel processo della catena di approvvigionamento, può aumentarne la produttività e l’efficienza.
Non sorprende quindi che l’utilizzo dei dati e la loro interpretazione sotto forma di indicatori chiave di prestazione o KPI (Key Performance Indicators) logistici costituisca una priorità per le aziende.
I dati sono dunque alla base del processo evolutivo da una logistica tradizionale alla smart logistic.
La loro raccolta e ricezione, in modo costante e continuativo, senza interruzioni, consente infatti di conoscere in real-time i processi logistici.
I Big Data rappresentano quindi un patrimonio fondamentale per l’azienda non solo per descrivere e mappare tutta l’attività logistica, attraverso il monitoraggio in tempo reale delle operazioni, ma anche per esplicare funzioni predittive e prescrittive.
Tra le tecnologie in grado di migliorare l’efficienza e la sicurezza dei processi logistici, gli smart sensor, ovvero sensori intelligenti e connessi, rivestono un ruolo di primo piano, in quanto capaci di dotare di intelligenza tutti i livelli della catena di fornitura e di creare un continuo dialogo tra flussi di materiali e processi.
Grazie agli smart sensor è possibile coordinare tra loro le attività di trasloelevatori, Pallet Shuttle, AGV (Automated Guided Vehicle) e AMR (Autonomous Mobile Robot) e robot collaborativi, principali protagonisti della trasformazione dei magazzini da tradizionali a smart.
Ma non solo, la sensoristica intelligente consente anche di localizzare e tracciare costantemente le merci, determinare gli stock delle scorte e consentirne la riprogrammazione, velocizzare i processi di automazione, smistamento, prelievo e immagazzinaggio dei materiali.
Inoltre l’interconnessione continua di questi elementi, alla base della trasformazione digitale e dell’Industria 4.0, contribuisce alla richiesta di maggiore flessibilità di tutta la filiera, consentendo un’ottimizzazione costante e in real-time dei processi logistici.
In ottica di manutenzione preventiva e predittiva, gli smart sensor sono anche in grado di rilevare eventuali anomalie e prevenire fermi di produzione rendendo possibili sostituzioni plug-and-play rapide in caso di guasto o, ancora meglio, una pianificazione degli interventi manutentivi, attraverso il monitoraggio di una serie di parametri di processo.
L’IoT e l’approccio data-driven rendono la supply chain predittiva.
I benefici della digitalizzazione dei processi logistici finora elencati, presuppongono dunque l’uso di smart sensor e di una interconnessione di mezzi e risorse, realizzabile con l’utilizzo di software di Supply Chain Management (SCM) e di Advanced Analytics.
Secondo quanto elaborato da Apps Run The World e Statista, in base a rilevazioni sulle dimensioni del mercato del software di gestione della catena di approvvigionamento (SCM) in tutto il mondo effettuate tra il 2019 e 2020, si prevede che tale mercato raggiungerà una valutazione di oltre 10,17 miliardi di dollari USA nel 2025.
SICK, uno dei principali player dell’automazione industriale e leader nelle soluzioni di sensoristica intelligente, offre un’ampia gamma di soluzioni dedicate alla rilevazione, elaborazione e gestione dei dati logistici mediante sensoristica evoluta, sistemi di track and trace e software di Data Analytics per soluzioni personalizzate che soddisfino gli specifici requisiti del cliente e consentano di prendere decisioni rapide e ben ponderate per la propria logistica.
Gli smart sensor SICK rendono possibile la gestione e l’ottimizzazione dell’intera catena logistica grazie all’automazione del flusso dei materiali e alla velocizzazione e all’efficientamento dei processi di smistamento, prelievo e immagazzinaggio.
Sensori sempre più robusti e intelligenti e Smart Tasks, che individuando rapidamente potenziali di miglioramento, realizzano processi di logistica flessibili e adattabili e implementano tempestivamente l’interconnessione lo scambio di informazioni rilevando la realtà in forma di dati.
Grazie alla tecnologia SICK, è possibile realizzare e abilitare quella smart logistic indispensabile per gestire supply chain sempre più estese e soddisfare parametri di OTIF (On Time, In Full) sempre più elevati, dovuti alla continua crescita dei movimenti di mezzi e merci.
Per saperne di più visita il sito ufficiale di SICK