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GS1 realizza “Un vademecum per il next normal” in ambito logistico
Il paper è una raccolta delle iniziative adottate dalle aziende in ambito logistico per affrontare la crisi del Covid-19 e per migliorare la supply chain


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Logistica. GS1 ha realizzato “Un vademecum per il next normal”

8 Febbraio 2021

La pandemia da Covid-19 ha trasformato profondamente il mondo della logistica. Tutte le aziende, anche le più preparate, hanno dovuto rivedere i loro piani per il 2020.
Da uno studio effettuato sulle iniziative adottate dalle aziende in ambito logistico per affrontare la crisi del Covid-19 e per migliorare la supply chain è nato il Bluebook “Un vademecum per il next normal, Lesson learned post Covid-19 nella filiera del largo consumo”.

Il pepar è stato realizzato da ECR GS1 Italy con il contributo scientifico del team di Fabrizio Dallari, direttore del Centro sulla logistica e supply chain management LIUC Università Cattaneo, e del team di Marco Melacini, professore di logistics management e direttore dell’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet” del Politecnico di Milano.

L’idea del progetto è nata ad aprile 2020, nel pieno del primo lockdown, con l’obiettivo di creare un vademecum che contenesse tutte le strategie messe in atto dalle aziende per assicurare la business continuity e per mitigare gli impatti della pandemia nelle diverse fasi della supply chain.

Come si articola il vademecum?

Il paper è composto da 150 pagine e vuole assolvere alla missione di essere un manuale di per una supply chain resiliente.
Il vademecum raccoglie sessanta soluzioni nate da trecentosessanta iniziative attuate per garantire la catena di fornitura da 21 imprese italiane, 15 produttori e 6 retailer, nel periodo del primo lockdown.
Nel paper tutte queste esperienze sono state classificate, riorganizzate ed esemplificate in 8 macrocategorie e 24 categorie.

Le macrocategorie sono:

  1. Decomplexity ovvero la semplificazione dei processi della supply chain;
  2. Ridondanza ovvero l’individuazione, prendendo in considerazione la localizzazione geografica, di fornitori alternativi;
  3. Streamlining ovvero la revisione dei processi della supply chain per renderli più snelli e agili;
  4. Dynamic planning ovvero la modifica in tempo reale delle scelte logistiche per incrementare adattabilità e flessibilità;
  5. Fungibilità ovvero l’aumento della sostituibilità, in caso di necessità, dei prodotti, dei siti produttivi e del personale;
  6. Collaborazione di filiera ovvero l’adozione, a beneficio di tutti gli attori coinvolti, di comportamenti virtuosi nelle relazioni di filiera;
  7. Health & Safety ovvero la tutela della salute e della sicurezza di dipendenti, fornitori e clienti;
  8. New Capabilities ovvero la messa in campo di competenze innovative.

Di tutte queste soluzioni il 41% erano già state elaborate in precedenza alla pandemia globale, solo il 12% sono state pensate in seguito al picco della pandemia da Covid-19, per gestire le crisi future. Inoltre, i ricercatori hanno evidenziato, analizzando il rapporto costi/benefici delle 24 categorie di soluzioni, che le aziende in media hanno subito un aumento dei costi logistici che va dal 2 al 5% nel periodo marzo-aprile 2020, questo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Chi applicherà queste soluzioni?

I ricercatori hanno rilevato che tutte le aziende hanno messo in campo almeno una soluzione che si riferisce alle macrocategorie Ridondanza, Dynamic Planning e Decomplexity.
Sempre i ricercatori hanno rilevato che solo il 60 % delle aziende chiamate in causa per lo studio ha adottato una soluzione appartenente alla macrocategoria della Fungibilità.

Naturalmente bisogna tener presente che le aziende hanno attivato le soluzioni in base alle necessità che avevano per questo motivo un minor grado di adozione di misure appartenenti a determinate macrocategorie non significa una minore importanza di quest’ultima.

Delle sessanta soluzioni prese in esame:

  • trentotto sono state adottate sia dai distributori sia dai produttori;
  • diciannove sono state adottate solo dai produttori;
  • tre soluzioni sono state adottate solo dai distributori.

Per quanto riguarda le dieci soluzioni più utilizzate queste nella maggior parte dei casi entreranno in maniera strutturale all’interno delle aziende. Tra le soluzioni più utilizzate abbiamo:

  • il potenziamento nell’evasione degli ordini online;
  • creazione di un piano di business continuity per rispondere al meglio alla prossima crisi;
  • l’attivazione di fornitori alternativi;
  • la prioritizzazione dell’assortimento;
  • il bilanciamento degli ordini.

Il vademecum evidenzia come la crisi scoppiata in seguito alla pandemia ha accelerato alcuni processi di rinnovamento del business già in atto, in questa riorganizzazione dell’economia mondiale la logistica ha mostrato ancora una volta la centralità del suo ruolo all’interno delle imprese.

Grazie alla rapida riorganizzazione della propria logistica molte aziende sono state in grado, nonostante le difficoltà, di garantire sempre gli approvvigionamenti, frutto di una grande capacità di affrontare e risolvere i problemi.





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