Nei mesi difficili del lockdown il settore della logistica e dei trasporti ha lavorato senza sosta per supportare i bisogni di tutto il Paese. Un lavoro complesso che ha richiesto, nonostante il difficile momento, investimenti.
Il ruolo chiave dell’autotrasporto non si è concluso però con la riapertura post lockdown ma continua oggi più che mai, questo è quanto emerso durante #FORUMAutoMotive, un evento che in sui si è riflettuto sui temi legati alla mobilità.
Nonostante l’importanza del settore autotrasporti il parco macchine italiano è uno dei più vecchi d’Europa così come emerge dall’intervento di Gianandrea Ferrajoli, Coordinatore di Federauto Gruppo Trucks.
Dalla sua analisi è emerso che su un totale pari a 6 milioni di veicoli circolanti, oltre la metà ha tra i 10 e i 30 anni; di questi, 800mila hanno tra i 15 e i 20 anni e 600mila tra i 20 e i 30.
Un parco veicoli mediamente vecchio che però senza un sistema di incentivi stabile non da agli imprenditori e agli autotrasportatori la serenità per effettuare investimenti corposi in tal senso.
La sfida è sempre più importante non solo per il ruolo chiave che il settore della logistica e dell’autotrasporto rivestono in Italia ma anche per la chiave strategica che questi rivestono all’interno del sistema produttivo e per gli input nell’import/export.
All’evento è intervenuta anche Raffaella Paita, Presidente della Commissione Trasporti della Camera, che ha affermato “che la politica sta lavorando affinché si avvii un serio rinnovo del parco circolante nazionale, per il quale non si può fare a meno di incentivi che rispondano alle esigenze ambientali. Bisogna avviare un’operazione di sistema con incentivi forti sul nuovo”.