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Modena, licenziamenti Castelfrigo. Via allo sciopero della fame
La protesta, arriva dopo due mesi di sciopero ad oltranza e di mobilitazione sindacale


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Modena, licenziamenti Castelfrigo. Via allo sciopero della fame

20 Dicembre 2017

Non si placa la protesta dei lavoratori della Castelfrigo di Castelnuovo (Modena), ieri il corteo dalla sede dell’azienda fino al centro e oggi lo sciopero della fame.
Uno sciopero della fame ad oltranza per indurre i vertici di Castelfrigo a farsi carico dei 127 soci lavoratori licenziati dalle due false coop che avevano ottenuto l’appalto per gestire la logistica dell’azienda.

La protesta, arriva dopo due mesi di sciopero ad oltranza e di mobilitazione sindacale.
Al fianco dei quattro manifestanti, viene spiegato, turneranno i loro colleghi di lavoro in modo da mantenere un presidio permanente con la “Tenda Rossa” della Flai⁄Cgil e due camper di supporto.

Si tratta, si spiega nella nota, “di una conseguenza estrema di una modalità di lotta non violenta che abbiamo deciso di utilizzare unendo tradizioni culturali diverse, dagli scioperi della fame nella storia politica albanese alle forme non violente legate alla cultura religiosa dei lavoratori africani.

Siamo consapevoli che è una forma di lotta inusuale per la nostra organizzazione sindacale, ma abbiamo scelto di stare in mezzo ai lavoratori, anche nei momenti più drammatici”.

Per l’esponente della Cgil, il modello organizzativo degli appalti nel settore delle carni, “sta portando il distretto verso una via bassa dello sviluppo che può mettere a rischio la sicurezza alimentare tramite fenomeni di contraffazione.
Questo modello organizzativo – conclude – porterà a distruggere il settore. Fermiamoci!”.





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