Premessa
Novara, all’incrocio di due dei più importanti corridoi europei per il traffico delle merci, Lisbona-Kiev e Genova-Rotterdam, è il luogo strategico dove si sono svolti gli Stati Generali della logistica, una due giorni dedicata al tema «Tra porti e valichi: lo sviluppo passa da qui».
Ad aprire i lavori della prima giornata, moderati dal responsabile delle redazioni di Novara e Vco de La Stampa, Carlo Bologna, è stato l’assessore regionale ai Trasporti Francesco Balocco, che ha ribadito il ruolo di assoluto rilievo del Piemonte.
Un evento che ha portato alla sottoscrizione di un documento unitario in cui la macroarea del nord-ovest rivendica un ruolo strategico.
La grande scommessa
“La grande scommessa è mettere la filiera logistica in rete, in particolare quella del Nord Ovest, per valorizzare i porti liguri e la loro capacità di generare e assorbire traffico, per recuperare parti dei flussi dalla Pianura Padana, visto che oggi perdiamo mezzo milione di container ogni anno per il Nord Europa, e per iniziare a drenare traffici anche dalla Svizzera e dal Centro Europa.
Dobbiamo ridare centralità al bacino del Mediterraneo perché il rischio è che la nostra manifattura cada nelle regole imposte dalla Germania”.
A dirlo è stato l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, ai Porti e alla Logistica della Regione Piemonte, Edoardo Rixi, che ha partecipato alla prima giornata degli Stati generali della Logistica del Nord Ovest nell’ambito dell’attuazione del protocollo per lo sviluppo delle infrastrutture di trasporto e della logistica, sottoscritto lo scorso 11 dicembre dai tre governatori.
L’area del Nord Ovest
“L’area del Nord Ovest genera infatti il 37% dei traffici nazionali e dai porti liguri passa circa il 53% dei container extra Ue a livello nazionale – ha spiegato l’assessore Rixi – ma dobbiamo recuperare terreno con i porti del Nord Europa giocando ad armi pari, e quindi aumentando la flessibilità delle autorità di sistema portuale”.
L’assessore Rixi ha elencato alcune azioni strategiche per la logistica del Nord Ovest.
“Occorre dialogare con i caricatori e le istituzioni d’oltralpe per stabilire nuove relazioni commerciali, attraverso una maggiore capacità organizzativa, tecnica e industriale dell’intera catena logistica e incentivare forme di partenariato pubblico-privato nella realizzazione di investimenti in infrastrutture logistiche” ha detto Rixi.
Per rafforzare i corridoi Nord-Sud in attesa del Terzo Valico sono necessari:
Ad aprire i lavori è stato l’assessore ai Trasporti e Infrastrutture, Francesco Balocco, che ha voluto sottolineare che “le tre Regioni hanno una forte consapevolezza del valore dello sviluppo della logistica integrata per migliorare l’economia dei propri territori.
La logistica sta diventando il centro di un sistema che ingloba la produzione manifatturiera ed il ruolo delle istituzioni è rafforzare questo sistema per fargli assumere un ruolo sempre più rilevante.
La politica deve porre le basi per creare una vera competizione con i porti dell’Europa settentrionale”.
Due, secondo Balocco, gli aspetti rilevanti: “Occorre una forte capacità di dialogo con le popolazioni, essenziale per cogliere tutte le opportunità economiche, e bisogna garantire lavoro: ma attenzione, non lavoro purché sia, ma lavoro giusto e di qualità.
Perché bisogna avere il coraggio di dire che spesso nella logistica ci sono zone d’ombra che vanno cancellate”.
Alessandro Sorte, assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia, si è soffermato sull’importanza della logistica “per un territorio che ha sta cercando di individuare le priorità per uscire dalla crisi economica.
L’apertura del Gottardo costituirà un momento epocale e noi dobbiamo dotarci delle infrastrutture necessarie per facilitare il superamento dei valichi naturali. Dobbiamo avere la forza di contare di più in Europa ed abbiamo bisogno di investimenti”.
Il ruolo delle Regioni
La due giorni di lavoro rientra nell’ambito dell’intesa, sottoscritta il 5 febbraio 2015 tra Lombardia, Liguria e Piemonte, per la costituzione di una cabina di regia per il coordinamento strategico e la promozione del sistema logistico del Nord-Ovest.
I presidenti Maroni, Toti e Chiamparino hanno consegnato al ministro Delrio il ‘Dossier conclusivo della prima fase dei lavori’, che contiene un primo elenco di interventi infrastrutturali relativi al potenziamento e all’adeguamento della rete ferroviaria del Nord-Ovest.
“Tutto questo sarà possibile grazie alla sinergia tra Ministero delle Infrastrutture, Regioni e Rfi – ha precisato Roberto Maroni – La Lombardia ha già un ruolo importante nella Macroregione delle Alpi, Eusalp, che mette insieme 48 Regioni, di cui 8 italiane, più Svizzera, Austria, Baviera, Badenwürttemberg, Slovenia, Provenza e Rhône-Alpes: una sfida importante anche sul terreno della logistica, dei trasporti e della mobilità, dove la Lombardia ha il ruolo di coordinatore delle Regioni italiane e stiamo già lavorando per sviluppare progetti importanti e proprio l’iniziativa odierna, il Protocollo che sottoscriviamo, sarà un punto di riferimento anche all’interno di questa macroarea per ottenere risorse e investimenti europei e per fare davvero tutto in tempi rapidi.
Il trasporto sull’acqua, sui nostri fiumi e sui nostri laghi, è un progetto che mi sta molto a cuore – ha aggiunto il governatore – in particolare vorrei rendere il Po più navigabile di quanto non lo sia oggi.
Noi come Lombardia siamo inseriti anche nella Macroregione Adriatico-ionica, proprio perché Cremona è considerata un porto; io vorrei sfruttare di più il canale del ‘grande fiume’ anche per il trasporto merci, stiamo vedendo, anche con il Ministero, quali interventi siano necessari.
L’acqua unisce, non divide, è un’opportunità che dobbiamo sfruttare”.
I porti
“La cabina di Regia del Nord Ovest è un’ottima iniziativa ma occorre tenere presente che la Liguria è interessata a due corridoi prioritari TENT che sono il Reno-Alpi e il Corridoio Scandinavia-Mediterraneo verso il Brennero, che rappresenta il principale asse di trasferimento delle merci nord–sud”, ha dichiarato il Presidente di LPA-Ligurian Ports Alliance e dell’AP della Spezia, Lorenzo Forcieri.
“Certamente positivo il rapporto con la Lombardia e il Piemonte, ma l’iniziativa va estesa alle altre regioni del Nord del nostro Paese, compresa l’Emilia Romagna, che comprendono un’area vasta con considerevoli ricchezze in termini di produzione, Pil, popolazione”.
“I porti liguri rappresentano un sistema vivace ed in grado di competere con i grandi porti del Northern Range – ha proseguito Forcieri – Ci siamo posti sempre come primo obiettivo quello dell’efficienza ed oggi i numeri ci danno ragione, anche grazie ai recenti provvedimenti del Governo quali preaclearing, sportello unico doganale ecc.
Il nostro obiettivo deve essere non solo quello di recuperare i traffici – da e per il nostro Paese – che ora scelgono i porti del nord Europa, ma anche quello di conquistare quote di mercato nelle aeree della Baviera, del Baden Wurttemberg e della Svizzera facendo sistema, come stiamo facendo ora e senza mortificare le singole capacità.
Parlo di sistema tra porti ed interporti, nel quadro definito dal Piano Nazionale della Portualità e della Logistica.
Abbiamo oggi un ottimo strumento, ma dobbiamo mantenere la coerenza tra Piano e strumenti attuativi, pena la vanificazione del lavoro fin qui fatto” .