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Trasporto su ferro. Anche Legambiente interviene sul caso Lucart.
L'Associazione: "Grave che vengano messi a rischio gli obiettivi”.


Trasporti Nazionali e Internazionali

Trasporto su ferro. Anche Legambiente interviene sul caso Lucart.

26 Gennaio 2016

“E’ grave che vengano messi a rischio gli obiettivi di rilancio del trasporto pubblico ferroviario delle merci del nostro distretto cartario, caratterizzato da importanti impegni economici, attuati fra difficoltà e ritardi, che aveva dato segnali concreti con l’impegno preso da Lucart di movimentare la cellulosa dal porto di Livorno allo stabilimento di Borgo a Mozzano, e che stava collaborando alla riattivazione dello scalo merci di Castelnuovo, il tutto a causa dell’improvviso aumento delle tariffe di trasporto su rotaia”.

Così Legambiente interviene, secondo quanto riportato da Lucca in Diretta, in merito all’abbandono dell’uso del treno da parte di Lucart, a seguito di “un improvviso aumento dei costi di trasporto su rotaia del 15-20% deciso da Trenitalia”, come aveva spiegato Massimo Pasquini, Ad del gruppo.

“E’ poi un grave errore strategico – aggiunge Legambiente – che nell’allegato infrastrutture al Def 2015 sia assente il porto di Livorno con i collegamenti al nostro distretto cartario, mentre nella realizzazione di interventi di ‘ultimo miglio’ nei nodi logistici appartenenti alla rete Core si ritrovano i porti di Augusta, Gioia Tauro, Napoli, Palermo e Taranto, interporti campani (Marcianise e Nola) e di Bari”.





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