Le associazioni degli autotrasportatoti sono state convocate dal Ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, il 16 settembre prossimo, per un incontro in cui verranno discusse le conseguenze della sentenza della Corte di Giustizia Europea.
Secondo la sentenza, infatti, “Prevedendo che il prezzo del trasporto di merci su strada non possa essere inferiore ai costi minimi d’esercizio, la normativa italiana viola il diritto dell’Unione Europea” perché “l’applicazione di un simile prezzo minimo può restringere la concorrenza nel mercato interno”.
“Da quasi tre anni ci siamo dichiarati disponibili al dialogo per trovare soluzioni eque – ha detto Nereo Marcucci, presidente di Confetra – Dobbiamo accettare le lezioni che ci arrivano dall’Europa.
D’altronde in tema di concorrenza non ci possono essere alternative al mercato”.
Secondo Assologistica, la sentenza “pone finalmente termine a migliaia di contenziosi che hanno turbato le pianificazioni e le attività quotidiane delle aziende coinvolte”.
Mentre secondo Thomas Baumgartner, presidente di Anita, la sentenza “certamente apre un nuovo capitolo nei rapporti commerciali fra le imprese, ma allo stesso tempo non risolve i problemi che avevano dato origine ai costi minimi”.