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Infrastrutture e logistica 2025: le nuove strategie del MIT
Il nuovo Allegato al DFP delinea le priorità nazionali su trasporti, mobilità e logistica


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Infrastrutture e logistica 2025: le nuove strategie del MIT

24 Aprile 2025

Nel Documento di Finanza Pubblica 2025, approvato il 9 aprile dal Consiglio dei Ministri, trova spazio l’Allegato “Strategie per le infrastrutture, la mobilità e la logistica, un testo chiave che ridefinisce il futuro delle reti di trasporto italiane. Redatto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, l’allegato si articola in cinque sezioni e punta a rafforzare le connessioni logistiche, integrare le reti di mobilità e promuovere una visione sostenibile e digitale della supply chain nazionale. L’obiettivo è chiaro: superare le inefficienze sistemiche, ridurre l’impatto ambientale dei trasporti e garantire continuità e resilienza anche di fronte a eventi climatici estremi.

Logistica integrata: intermodalità, digitalizzazione e sicurezza

Tra le priorità strategiche del MIT spicca il rafforzamento del Sistema Nazionale Integrato dei Trasporti e della Logistica (SNIT). Il documento punta sulla valorizzazione delle infrastrutture esistenti, sull’ampliamento delle connessioni fra porti, interporti e valichi alpini e sul rilancio del trasporto ferroviario merci. La digitalizzazione della catena logistica è vista come leva per ottimizzare i flussi, ridurre i costi operativi e aumentare l’efficienza. Vengono anche indicate riforme per la governance portuale, il rinnovo del trasporto pubblico locale e il potenziamento delle reti aeroportuali con funzione strategica. L’integrazione modale e la riorganizzazione delle concessioni autostradali completano una visione organica e sistemica del settore.

Resilienza climatica: infrastrutture a prova di futuro

Il 2025 segna l’avvio ufficiale del Piano Nazionale di Resilienza delle Reti di Trasporto, in linea con il PNACC e con gli orientamenti della Commissione Europea. Il concetto di “climate proofing” diventa centrale: ogni nuova opera deve essere progettata per resistere a eventi estremi e mitigare le emissioni. La metodologia di valutazione introdotta, fondata su criteri tecnico-economici, ambientali e di coesione territoriale, consente di individuare e finanziare le infrastrutture strategiche di preminente interesse nazionale, puntando alla neutralità climatica entro il 2050. Il modello multicriterio supera l’analisi puramente monetaria, introducendo indicatori qualitativi e quantitativi per una valutazione più ampia dell’impatto progettuale.

Investimenti pubblici e visione sistemica: le leve per la transizione

L’Allegato 2025 include un’accurata ricognizione degli interventi infrastrutturali in corso, aggiornando costi, risorse disponibili e fabbisogni residui. Si evidenzia come gli investimenti nel settore idrico, nella mobilità urbana e nella rigenerazione urbana contribuiscano non solo a migliorare la qualità della vita, ma anche a ridurre i divari territoriali e a sostenere la coesione sociale. In questo senso, la logistica assume un ruolo cruciale non solo come infrastruttura fisica, ma come fattore abilitante per la competitività industriale e l’innovazione dei territori.

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