La logistica spaziale si consolida come nuovo fronte dell’innovazione italiana, con l’acquisizione da parte della comasca D-Orbit del 100% di Planetek, azienda barese specializzata in osservazione satellitare della Terra. L’operazione, annunciata al Ministero delle Imprese e del Made in Italy alla presenza del Ministro Adolfo Urso, rappresenta un passaggio strategico per rafforzare le capacità nazionali nel settore aerospaziale e nel trasporto orbitale. La fusione mira a potenziare attività chiave come:
È una complementarità tecnologica che promette di rivoluzionare la gestione dei big data dallo spazio, semplificando l’accesso ai servizi orbitali per enti, aziende e istituzioni.
D-Orbit, nota per il suo veicolo ION Satellite Carrier, ha già dimostrato di saper innovare nella distribuzione precisa dei satelliti in orbita, riducendo i tempi operativi fino all’85% e i costi di lancio del 40%. L’operazione con Planetek consolida la posizione di D-Orbit come punto di riferimento per la logistica spaziale integrata, combinando capacità ingegneristiche con analisi e gestione avanzata dei dati da remoto.
Come ha dichiarato l’AD Luca Rossettini, “unendo i nostri punti di forza, rendiamo lo spazio più accessibile e sostenibile”. A fargli eco, la presidente Simonetta Di Pippo, che ha sottolineato la volontà di ridefinire le partnership nel settore, creando valore per tutti gli stakeholder.
L’acquisizione, condotta al 50% in cash e al 50% in equity, apre scenari interessanti anche sul fronte finanziario. Dopo una prima sospensione nel 2022, D-Orbit torna a valutare una doppia quotazione su Nasdaq ed Euronext, strategia che rafforzerebbe la sua visibilità internazionale e l’attrattività per nuovi investitori.
La quotazione, non prevista nell’immediato, rientra comunque negli obiettivi di medio termine. In un settore in piena espansione come quello della logistica orbitale, l’accesso ai mercati finanziari potrebbe fornire risorse decisive per scalare progetti ad alta intensità tecnologica e competere con i colossi internazionali.
L’operazione tra D-Orbit e Planetek non è solo una mossa industriale. È il segnale che l’Italia intende giocare un ruolo di primo piano nella supply chain spaziale, puntando su integrazione verticale, innovazione digitale e sostenibilità. Un modello replicabile anche a terra, in un settore logistico sempre più orientato alla sinergia tra efficienza operativa e intelligenza artificiale.
In un’epoca in cui il concetto di logistica si estende oltre l’atmosfera terrestre, ciò che accade in orbita ha un impatto diretto su servizi quotidiani come telecomunicazioni, navigazione e monitoraggio climatico. E le aziende che sapranno governare questa complessità diventeranno i nodi strategici delle reti globali del futuro.
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