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L'evoluzione dei corridoi logistici in Italia
Il report 2025 di Contship e SRM analizza le nuove tendenze della logistica tra intermodalità e digitalizzazione


Trasporti Nazionali e Internazionali

L’evoluzione dei corridoi logistici in Italia: efficienza, sostenibilità e nuove sfide

21 Febbraio 2025

Il report “Corridoi ed efficienza logistica dei territori 2025” realizzato da Contship e SRM offre un’analisi approfondita sull’evoluzione della logistica italiana, evidenziando le sfide e le opportunità per le imprese manifatturiere e gli operatori del settore. L’indagine si basa su un campione di 400 aziende manifatturiere e 100 operatori logistici localizzati in Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, regioni strategiche per il trasporto merci nazionale e internazionale.

Tra i temi chiave emergono l’intermodalità, la digitalizzazione, la sostenibilità e le disruption globali che stanno ridefinendo le supply chain. L’indagine include, inoltre, un caso studio sul distretto della Meccanica Strumentale di Milano e Monza, che si distingue per una crescita dell’export nonostante il rallentamento generale dei distretti industriali lombardi nel 2024.

Digitalizzazione e intelligenza artificiale: opportunità ancora inesplorate

L’adozione dell’Intelligenza Artificiale (IA) e della digitalizzazione nella logistica italiana è ancora agli albori. Secondo il report, solo il 19% delle imprese manifatturiere sta esplorando o implementando l’IA, mentre il 72% dichiara di non avere piani di sviluppo in tal senso. Tra le tecnologie più testate emergono:

  • Blockchain (30%);
  • Automazione e robotica (18%);
  • Big Data (17%);
  • Sistemi di Computer Vision (17%).

Le imprese vedono i maggiori vantaggi dell’IA nella riduzione dei costi (35%), nel miglioramento della qualità produttiva (34%) e nell’ottimizzazione della supply chain (11%). Tuttavia, persistono incertezze normative e operative, rallentando l’adozione su larga scala.

Intermodalità e sostenibilità: una sfida ancora aperta

L’intermodalità rimane una sfida cruciale per la logistica italiana. Attualmente, solo il 12% delle imprese manifatturiere utilizza un mix strada-ferro per il trasporto azienda-porto, contro il 33% degli operatori logistici, segnalando un divario tra esigenze produttive e soluzioni offerte dal mercato. Tra le motivazioni per l’uso preponderante della strada emergono:

  • Costi inferiori (59%);
  • Flessibilità nei tempi di consegna (21%);
  • Affidabilità e sicurezza (20%).

Nonostante ciò, il 66% delle aziende manifatturiere ritiene che l’intermodalità possa supportare gli obiettivi UE di decarbonizzazione, anche se solo il 33% ha fissato obiettivi specifici in tal senso.

Export, porti e scelte logistiche: quali sono le tendenze?

Nel trasporto export via mare, il report mostra una netta preferenza per i porti di:

  • Genova (47%);
  • La Spezia (29%);
  • Ravenna (28%).

Le destinazioni principali restano Europa (43%) e Nord America (33%), con un focus crescente su Regno Unito, Stati Uniti e Canada. Nel comparto import, invece, la Cina domina come principale mercato di approvvigionamento (49%), seguita da India (11%) e Stati Uniti (13%). I porti più utilizzati per l’import sono Ravenna (53%), Genova (29%) e Venezia (21%).

Un dato rilevante riguarda la gestione della logistica: il 96% delle aziende manifatturiere esternalizza il trasporto, mentre il 95% degli operatori logistici si affida agli spedizionieri, evidenziando il ruolo strategico di questi intermediari nella supply chain.

Disruption globali e resilienza della supply chain

Eventi globali come la pandemia, la guerra in Ucraina e la crisi del Mar Rosso hanno avuto un impatto significativo sulle supply chain, ma non tutte le imprese hanno reagito allo stesso modo. Il 47% delle aziende manifatturiere dichiara di non aver subito impatti rilevanti, mentre tra chi ha adottato strategie di mitigazione emergono:

  • Ripianificazione agile (24%);
  • Diversificazione della rete fornitori (14%);
  • Rafforzamento delle relazioni con partner logistici (14%);
  • Nearshoring (6%).

Gli operatori logistici, invece, segnalano che solo il 42% dei loro clienti ha implementato strategie di adattamento, dimostrando un approccio ancora reattivo piuttosto che preventivo.

Prospettive future per la logistica italiana

Dallo studio emerge la necessità di un miglior coordinamento tra imprese manifatturiere, operatori logistici e istituzioni per affrontare le sfide della competitività globale. Investire in digitalizzazione, intermodalità e sostenibilità rappresenta la chiave per rendere la logistica italiana più resiliente ed efficiente.

L’adozione dell’IA e delle nuove tecnologie, il potenziamento del trasporto ferroviario e una maggiore integrazione porto-interporto potranno garantire un vantaggio competitivo alle imprese italiane, permettendo loro di affrontare con successo le sfide del futuro.

Scarica il report Corridoi ed efficienza logistica dei territori 2025

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