La provincia di Latina, da Aprilia fino ai confini con la Campania, si prepara a diventare una zona franca doganale interclusa, grazie a un ordine del giorno approvato dal Governo e destinato a essere integrato in un prossimo provvedimento legislativo.
Questa iniziativa rappresenta un importante passo per rilanciare lo sviluppo economico e occupazionale delle province di Latina e Frosinone, territori strategici ma penalizzati da un crescente divario competitivo.
Come sottolineato dal senatore Nicola Calandrini, presidente della commissione Bilancio, l’iniziativa è stata ideata per contrastare la concorrenza generata dalla vicinanza con la Zona Economica Speciale (ZES) del Mezzogiorno e per accelerare l’operatività della Zona Logistica Semplificata (ZLS) del Lazio, il cui iter è stato recentemente riattivato dalla giunta Rocca.
Le zone franche doganali offrono strumenti di agevolazione fiscale e doganale che possono attrarre investimenti significativi. Grazie alla riduzione delle barriere doganali e all’introduzione di incentivi fiscali mirati, queste aree diventano veri e propri hub per lo sviluppo industriale e logistico.
L’esperienza di realtà simili in Italia, come Taranto e Brindisi, dimostra che queste iniziative hanno un impatto positivo sulla crescita economica, soprattutto in zone con un’elevata vocazione industriale.
I vantaggi principali includono:
Questi strumenti diventano essenziali per rilanciare territori come il basso Lazio, che presentano un tessuto produttivo già consolidato ma che necessita di stimoli per competere a livello nazionale e internazionale.
Parallelamente alla proposta della zona franca doganale, la Regione Lazio ha istituito la Zona Logistica Semplificata (ZLS), che coinvolge ben 49 comuni, tra cui Roma, Latina, Aprilia e Pomezia. L’obiettivo è potenziare le aree portuali e industriali attraverso agevolazioni fiscali, semplificazione burocratica e incentivi agli investimenti.
L’iniziativa della ZLS, varata lo scorso ottobre, rappresenta un ulteriore tassello per rendere il Lazio un polo attrattivo per la logistica e l’industria. Tuttavia, i tempi tecnici per l’operatività di questa misura evidenziano la necessità di un intervento rapido sul fronte della zona franca doganale per evitare squilibri competitivi.
La trasformazione della provincia di Latina in una zona franca doganale richiede un intervento legislativo rapido. Come evidenziato dal senatore Calandrini, questa misura è essenziale per garantire al basso Lazio la possibilità di competere con le aree limitrofe e di rafforzare il proprio tessuto economico-produttivo.
L’approvazione della zona franca rappresenterebbe un’importante occasione per:
Con il governo pronto a intervenire, il futuro del basso Lazio potrebbe segnare un punto di svolta, aprendo la strada a nuove opportunità di crescita economica e sociale.
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