Spesso trascurata nei dibattiti sulla strategia militare, la logistica è il cuore pulsante delle operazioni belliche.
I Reggimenti Logistici, come quello della Folgore, con sede a Pisa, sono fondamentali per pianificare, organizzare e condurre attività di trasporto, rifornimento e mantenimento di mezzi e materiali delle unità combattenti.
I membri del Reggimento Logistico Folgore seguono una rigorosa formazione da paracadutista, caratterizzata da addestramenti progressivi per garantire un impiego ottimale anche in situazioni di stress estremo.
L’addestramento comprende l’uso delle armi, la navigazione terrestre e l’abilitazione al lancio con paracadute ad apertura automatica.
La formazione mira a sviluppare una padronanza delle tecniche di combattimento individuale e a raggiungere i livelli minimi di capacità operativa (LMCO).
Oltre alla preparazione fisica e tecnica, i logisti della Folgore partecipano a esercitazioni che migliorano la mobilità su veicoli tattici e la capacità di reagire a contingenze operative.
Tra le esercitazioni spiccano la Mangusta e la Saber Junction, che consentono ai militari di acquisire competenze per sincronizzare le manovre logistiche in scenari di combattimento.
Il Colonnello Giuliano Bilotta, Comandante del Reggimento, sottolinea l’importanza di bilanciare addestramento, valori e tecnologia.
Il personale deve essere in grado di rispondere agli attuali ambienti operativi utilizzando sistemi avanzati forniti dall’Esercito.
L’addestramento parte dal livello individuale per arrivare a esercitazioni collettive sempre più complesse.
Dal 20 al 24 maggio 2024, l’esercitazione “Pelican Circle” ha visto i militari della Folgore condurre un movimento stradale con circa 20 autocarri tattici tra Pisa, Siena e Grosseto.
Durante l’esercitazione, è stato simulato il dispiegamento di un Posto Distribuzione Rifornimenti avanzato e l’allestimento di un Posto Comando su tenda per garantire il comando e controllo degli assetti in movimento.
Il Capitano Michele Conti, responsabile dell’autocolonna, ha evidenziato come l’esercitazione abbia replicato realisticamente un contesto operativo ostile.
L’itinerario di oltre 500 chilometri, percorso in tre giornate, ha incluso lo schieramento di Zone Servizi con accampamenti dotati di refettori e servizi igienici.
Le risorse impiegate, inclusi i sistemi di comunicazione e geolocalizzazione digitali, hanno assicurato la condivisione delle informazioni in tempo reale.
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