La Sicilia si affaccia su una nuova era di inclusione logistica grazie ad un’iniziativa promossa dal governo regionale e dal presidente Schifani.
Questo progetto non solo mira a migliorare la mobilità aerea dei siciliani, ma apre anche la strada a un futuro più connesso per il trasporto merci.
Paolo Uggè, Presidente di Fai-Conftrasporto, ha espresso il suo pieno sostegno a questa strategia, sottolineando l’urgenza di estendere le migliorie anche al settore del trasporto di merci.
Tale iniziativa è vista come un passo essenziale verso la realizzazione di collegamenti più efficienti in previsione del progetto del Ponte sullo Stretto.
Nonostante l’ottimismo, Uggè evidenzia le sfide imposte dalle difficoltà logistiche e di connessione che gravano sulla regione.
Critica le posizioni di chi sottovaluta queste problematiche, rimarcando l’impatto negativo sulla vita quotidiana e sull’economia degli abitanti dell’isola.
In questo contesto, il supporto a interventi infrastrutturali quali il Ponte sullo Stretto diventa cruciale.
Uno degli aspetti più critici riguarda i costi e i tempi di trasporto delle merci, che pesano significativamente sull’economia locale.
Uggè pone l’accento sulla necessità di affrontare queste problematiche, facendo riferimento alle spese connesse all’Emission Trading System (ETS), le quali finiscono spesso per gravare ingiustamente sui vettori.
Fai-Conftrasporto, evidenziando da tempo queste criticità, invita a una collaborazione stretta con le rappresentanze locali per individuare soluzioni atte a prevenire un ingiusto trasferimento dei costi sull’autotrasporto.
L’obiettivo è instaurare un dialogo costruttivo per una gestione equa e sostenibile del trasporto merci, superando le barriere logistiche che limitano lo sviluppo della Sicilia e migliorando la qualità della vita dei suoi cittadini.
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