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Allarme cyber attacchi in Italia: un’impennata di casi nel trasporto e logistica
L'Italia registra un'escalation senza precedenti di attacchi informatici nel 2023, segnando un aumento del 620% nel settore trasporti e logistica. Un confronto preoccupante con il resto del mondo. Scopri di più


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Allarme cyber attacchi in Italia: un’impennata di casi nel trasporto e logistica

13 Marzo 2024

L’anno 2023 ha segnato un capitolo critico per la sicurezza informatica in Italia, rivelando un aumento allarmante degli attacchi cyber che ha colpito il Paese più duramente rispetto al resto del mondo.
Secondo il Rapporto annuale di Clusit, associazione di riferimento per la sicurezza informatica italiana, il Bel Paese ha subito una crescita degli attacchi del 65%, ben oltre la media globale del 12%.
Questa escalation mette in luce la vulnerabilità delle infrastrutture informatiche nazionali, con oltre metà degli incidenti classificati di gravità critica o elevata.

Logistica: tra i settori più colpiti

Il settore governativo e militare emerge come il più esposto, assorbendo il 19% degli attacchi, segnando un incremento del 50% rispetto all’anno precedente.
Il manifatturiero segue con il 13% degli attacchi.
Tuttavia, è il settore del trasporto e della logistica a destare maggiore preoccupazione, essendo stato colpito da un incremento straordinario di attacchi, pari al 620% rispetto al 2022, rappresentando il 12% del totale degli attacchi cyber in Italia.

Evoluzione delle tecniche d’attacco: il primato dei DDoS

Una svolta significativa nel panorama degli attacchi cyber in Italia riguarda la metodologia impiegata dagli aggressori.
Mentre in passato il malware dominava la scena, il 2023 ha visto prevalere gli attacchi DDoS (Distributed Denial of Service), che hanno rappresentato il 36% del totale.
Questi attacchi, mirando a sovraccaricare le risorse di sistema dei siti web fino a renderli inaccessibili, hanno causato gravi disservizi e perdite economiche.

Risposte e strategie per un futuro più sicuro

Gabriele Faggioli, Presidente di Clusit, sottolinea la necessità di adottare nuove strategie per fronteggiare questa ondata di cybercriminalità, enfatizzando l’importanza di un approccio collettivo e coordinato nell’investimento in sicurezza informatica.
L’obiettivo è ridurre la frammentazione delle infrastrutture e migliorare la resilienza del sistema nazionale di fronte alle minacce cyber.

A livello internazionale, l’attenzione verso il problema è palpabile.
Il Rapporto Clusit 2024 analizza 2.779 incidenti gravi a livello mondiale, con un picco nel mese di aprile.
In risposta, a Bruxelles, è stato raggiunto un accordo sul Cyber Solidarity Act, volto a rafforzare la risposta collettiva europea contro le minacce informatiche, testimoniando un impegno congiunto verso una maggiore sicurezza digitale.

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