Il contesto europeo evidenzia un considerevole ritardo nello sviluppo della logistica intermodale, con una netta predominanza del trasporto su gomma che si riflette in un investimento infrastrutturale sbilanciato.
A marzo 2023, la Corte dei conti dell’Unione Europea ha rilevato una mancanza strategica nella promozione dell’intermodalità, evidenziando carenze sia nella programmazione che nel monitoraggio di questo settore vitale.
La crescita del trasporto merci combinato camion+treno è ostacolata da normative incoerenti e da una competizione non equa con il trasporto stradale, nonostante l’obiettivo di spostare il 30% delle merci su rotaia per tragitti superiori ai 300 chilometri entro il 2030.
L’Italia, nonostante gli sforzi e gli investimenti, si trova dietro nella corsa verso un trasporto merci più sostenibile.
Con il 75% delle merci trasportate su strada in Europa e oltre l’80% in Italia, il trasporto ferroviario giace a un modesto 17% a livello europeo e all’11% nel contesto nazionale.
Da qui emerge la necessità di un cambiamento di rotta, che potrebbe essere guidato dalle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Con oltre 25 miliardi destinati allo sviluppo delle linee ferroviarie ad alta capacità e quasi 5,5 miliardi per l’elettrificazione delle reti regionali, il PNRR si presenta come una leva potenziale per riequilibrare la bilancia dell’intermodalità in Italia.
Un barlume di ottimismo si accende con l’esempio di Gallarate, dove Rete Ferroviaria Italiana ha recentemente adeguato i binari per accogliere treni merci di 750 metri, inserendosi strategicamente nell’asse internazionale Genova-Rotterdam.
Questo intervento non solo evidenzia le potenzialità del trasporto ferroviario ma sottolinea anche l’importanza di investire nell’ultimo miglio ferroviario e nell’adeguamento delle infrastrutture alle normative europee.
L’Europa si trova ad affrontare una sfida complessa nel campo dell’intermodalità.
Tra programmazioni lacunose e infrastrutture inadeguate, il cammino è arduo, ma non privo di opportunità, specialmente alla luce degli investimenti previsti dal PNRR.
L’adozione di una strategia dedicata e coerente potrebbe rivelarsi la chiave per trasformare le ambizioni in realtà tangibili, riducendo così la dipendenza dal trasporto su strada e orientando il continente verso una logistica sostenibile e competitiva.
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