“Avete questo articolo in magazzino?” È una domanda che ossessiona i punti vendita, le aziende di e-commerce e i centri di distribuzione di tutto il mondo.
E perché i rappresentanti del servizio clienti si innervosiscono quando qualcuno pone questa innocente domanda? Perché gli operatori non possono esserne certi, a causa della scarsa conoscenza della disponibilità e dell’ubicazione delle merci.
I processi di controllo dell’inventario si stanno spostando verso un ecosistema di hardware e piattaforme di gestione delle scorte connesse digitalmente.
Molte aziende stanno evolvendo la loro gestione della supply chain sulla base di tre fattori:
1) Acquisizione dei dati in tempo reale
Nel settore della vendita al dettaglio, sia l’e-commerce che le aziende commerciali soffrono dello stesso standard di aspettative: la gratificazione istantanea dei clienti.
Che si tratti di accesso immediato alle scorte o di spedizioni rapide dai centri di distribuzione, la domanda dei clienti è più alta – e più concentrata sul presente – che mai.
Se i consumatori non possono ottenere ciò che vogliono quando lo vogliono, non resteranno ad aspettare.
Per soddisfare le crescenti aspettative, le aziende del settore retail devono connettersi con i partner della loro supply chain e utilizzare un software di monitoraggio dati in tempo reale per una gestione avanzata dell’inventario.
L’accesso istantaneo alla disponibilità delle merci e ai tempi di trasporto significa che i rivenditori a contatto con i clienti possono gestire meglio i livelli delle scorte interne.
Nel frattempo, i fornitori saranno in grado di pianificare meglio le consegne e lo stoccaggio della merce.
2) Robotica autonoma
Si parla molto di come la robotica cambierà i processi di controllo delle scorte e la gestione della supply chain in generale.
In gran parte si tratta di disinformazione sul fatto che i robot sostituiranno i lavoratori, mentre il ruolo della robotica autonoma è quello di facilitare il lavoro manuale e lasciare la gestione delle scorte all’uomo.
Una delle funzioni principali dei robot per la gestione della supply chain è quella di combinare la navigazione GPS e un hardware robusto per localizzare e trasportare efficacemente le scorte in un sito.
3) Etichettatura e tracciabilità delle scorte RFID
Secondo Ernst & Young, il magazzino e la logistica si stanno orientando verso una supply chain flessibile e “sempre attiva”, alimentata da dati in tempo reale per una migliore pianificazione della produzione e dei processi.
Come fanno le aziende a tracciare ogni singolo articolo di magazzino? Con l’identificazione a radiofrequenza (RFID).
Questa tecnologia è stata utilizzata in diverse forme nella storia dell’umanità e utilizza lo stesso metodo di propagazione dei dati tramite onde radio dei ricetrasmettitori ad alta frequenza.
Funziona in modo molto simile agli scanner di codici a barre dei negozi al dettaglio.
Tuttavia, l’aspetto che differisce dalla RFID è la sua portata.
Un microchip con un codice di identificazione e una posizione unica su ogni articolo fornisce a ciascun pezzo di merce un’etichetta di geolocalizzazione.
Da qui, gli operatori possono trovare semplicemente e facilmente un articolo, anche in un magazzino con decine di migliaia di merci.
In questo modo il controllo dell’inventario è più facile da gestire, poiché il personale a terra può rintracciare e localizzare istantaneamente gli articoli simili e trasmettere queste informazioni ai fornitori, ai team di consegna o persino ai clienti.
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