Quello che oggi è noto come uno dei più famosi e-commerce al mondo è nato nel luglio del 1994.
Una storia lunga venticinque anni che ha visto l’azienda passare da essere sconosciuta a un fatturato di 280,5 miliardi di dollari nel 2019.
Il fondatore di Amazon, Jeff Bezos, per la creazione dell’azienda si concentrò sul nome, questo doveva essere ricordabile e doveva iniziare con le prime lettere dell’alfabeto per essere sempre ai primi posti degli elenchi presenti in internet.
Il primo nome scelto fu «Cadabra» ma fu subito scartato per la sua assonanza con la parola cadavere in inglese, al suo posto fu scelto Amazon.
Il nome iniziava per A quindi era in vetta a tutti gli elenchi in rete e rimandava a un posto fertile e selvaggio, l’Amazzonia.
La freccia che collega la A e la Z, ormai famosissima, arrivò solo in seguito.
L’idea di Bezos, spinto dal boom dell’online, era quella di creare uno store digitale per la vendita di libri.
Nel giro di 25 anni il catalogo di Amazon è cresciuto a dismisura e ora conta al suo interno oltre mezzo miliardo di articoli.
La chiave vincente del colosso di Seattle sta nel mantenere vivo nell’azienda l’atteggiamento da startup, quella voglia di innovarsi e crescere continuamente.
Risale a qualche giorno fa la notizia delle dimissioni di Bezos dalla carica di amministratore delegato di Amazon, una decisione presa nel momento di massima espansione del colosso di Seattle.