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Brexit: dubbi e incertezza per gli autotrasportatori
Dal 30 marzo l’UK potrebbe diventare un paese extracomunitario, e senza accordi bilaterali


Trasporti Nazionali e Internazionali

Trasporto delle merci: Brexit, quanti dubbi per gli autotrasporti

18 Gennaio 2019

Il voto del Parlamento inglese dello scorso martedì ha detto no all’accordo per la Brexit siglato dal governo britannico di Theresa May e l’Unione Europea.

A oggi la data in cui il paese di Sua Maestà uscirà dall’Europa è ancora fissato per il prossimo 29 marzo, ma non c’è più l’accordo che era stato faticosamente trovato negli scorsi mesi.
Incertezza, dunque, e sotto molti aspetti.
Uno di questo è quello della logistica e del trasporto delle merci.

Senza un accordo, la Gran Bretagna diventerà infatti un Paese extra-comunitario a tutti gli effetti, senza avere neppure intese bilaterali.

Un corpo estraneo, insomma, cosa che fa preoccupare (e non poco) gli operatori e le associazioni di categoria, dal momento che dal 30 marzo prossimo entreranno in vigore diverse restrizioni nel flusso delle merci tra Gran Bretagna e UE.

Per comprendere l’entità del danno, basti pensare al flusso di veicoli industriali che ogni giorno attraversa la Manica su treno o traghetto e che dovrà sottostare alle pratiche doganali.

Stesso discorso anche per i container che viaggiano tra Unione Europea e l’isola, che dovranno sottostare a tutte le procedure relative a quelli extra-comunitari.





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