Cna Fita chiede al Governo che la concorrenza straniera venga bloccata, in quanto pericolosa per l’autotrasporto.
Secondo quanto illustrato in una nota, nel 2008 le imprese del settore in Toscana erano 7.212; al 31 dicembre 2017 questo numero è sceso a 5.258.
Secondo Giuseppe Brasini, Presidente Cna Fita Toscana, “Tutto questo è avvenuto a causa sì della crisi, ma anche della concorrenza sleale dei vettori stranieri.
Negli ultimi anni l’autotrasporto toscano e italiano ha perso importanti quote di mercato per colpa di una concorrenza con la quale è impensabile poter competere.
A farne le spese sono state soprattutto le piccole e medie imprese artigiane, come testimoniamo i dati sopraindicati”.
Dunque Cna Fita lancia l’allarme, lamentando la perdita di competitività delle imprese a causa dell’invasione da parte di operatori che occupano porzioni del mercato nazionale sempre maggiori attraverso forme di cabotaggio non sempre regolari.
“Non intervenire – continua il Presidente – vuol dire mettere l’autotrasporto italiano nelle mani di altri, non possiamo competere con chi in nome della libera circolazione delle merci esegue trasporti con un costo del lavoro di € 8 all’ora, con costi di gestione generalmente più bassi e una tassazione favorevole”.