Secondo le ricerche condotte dall’Osservatorio e–Commerce di Netcomm e Politecnico di Milano, il Food&Grocery online italiano crescerà del 37% quest’anno, rispetto al 2016, raggiungendo gli 812 milioni di euro.
La crescita è importante, ma sul totale dell’e–commerce B2C italiano solo lo 0,5% riguarda la vendita online dei prodotti alimentari.
La distanza da Paesi come il Regno Unito (8%), la Francia (6%) e la Germania (2%) è ancora grande, anche se le potenzialità di sviluppo sono notevoli.
La GDO si sta organizzando per la spesa alimentare online, prima fra tutti Esselunga: le consegne avvengono o con corriere espresso o per ritiro da parte del cliente in determinati orari.
Ma anche le piccole aziende agroalimentari si stanno muovendo; sul web si trovano molte soluzioni create ad hoc, ad esempio Packlink PRO, piattaforma che sostiene le spedizioni e–commerce in maniera automatizzata e assicura consegne a tariffa ridotta.
Il prossimo passo è l’integrazione tra il negozio fisico e l’online; se quest’ultimo è in aumento, il punto vendita è un luogo dove vivere un’esperienza d’acquisto e un modo per rinsaldare la fiducia del cliente nell’azienda o nel brand.