C’è fermento sia in termini economici che di aumento di volumi nel porto di Trieste.
Si è svolta ieri, infatti, un’interessante visita dell’armatore Gianluigi Aponte, alla guida di MSC, intenzionato ad aumentare i volumi di traffico su Trieste grazie alla free zone unica in Europa, oggi finalmente regolamentata, qui esistente.
L’attenzione, in particolare, gravita sui capannoni di Bagnoli della Rosandra che Wärtsilä sta per cedere.
È in corso, infatti, l’operazione di acquisizione di queste strutture da parte dell’Interporto di Fernetti, dopodiché, se sarà utile, potrà essere insediato il Punto franco e MSC potrebbe sviluppare qui attività legate alle operazioni logistiche.
MSC è salita recentemente al 50% delle quote di Trieste Marine Terminal, la società gestita da Pierluigi Maneschi, che è rimasto socio paritario e si sta accollando metà dell’investimento di oltre 180 milioni di euro per ampliare la banchina.
Aponte, però, grazie alla metà delle quote, ha blindato TMT impedendo che altri ne assumano il controllo.
Nella sua visita triestina, Aponte era affiancato dall’ex presidente dell’Authority di Genova, oggi direttore dei rapporti istituzionali di MSC, Luigi Merlo.
Erano presenti anche lo stesso Pierluigi Maneschi e Giacomo Borruso, presidente dell’Interporto che ha confermato l’operazione in corso per l’acquisizione da parte dell’Interporto di aree coperte per 73mila metri quadrati e scoperte per 250mila.
Una nota della Regione, che potrebbe supportare l’operazione con la finanziaria Friulia, ne ha stimato il valore, tra acquisizione e riconversione del sito in circa 20 milioni di euro con la possibilità che porti alla creazione di oltre 100 posti di lavoro.