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Connettere l’Italia: fabbisogni e progetti infrastrutturali che migliorano la mobilità
Connettere l’Italia vuol dire dotare il Paese di un sistema infrastrutturale moderno ed efficiente, con l’obiettivo di assicurare piena mobilità su territorio nazionale e internazionale


Trasporti Nazionali e Internazionali

Connettere l’Italia: fabbisogni e progetti infrastrutturali che migliorano la mobilità

15 Maggio 2017

Premessa
Connettere l’Italia vuol dire dotare il Paese di un sistema infrastrutturale moderno ed efficiente, costruito con regole chiare, risorse adatte e tempistiche precise, con l’obiettivo di assicurare ai cittadini ed alle merci la piena mobilità sul territorio nazionale, rendendo l’Italia un paese accessibile per i mercati internazionali.

L’Allegato al DEF 2017 offre l’occasione per l’aggiornamento del documento “Connettere l’Italia”, Allegato al DEF 2016, integrando gli obiettivi e le strategie con l’analisi dei fabbisogni infrastrutturali di medio-lungo periodo.

Nelle more della redazione del PGTL, il DEF 2017 rappresenta il documento di raccordo tra la pianificazione infrastrutturale italiana e strategie UE, con le quali condivide l’orizzonte temporale al 2030 (completamento della rete Core).

Pianificazione strategica e valutazione ex ante delle opere
L’Allegato rientra nella nuova stagione delle politiche infrastrutturali del Ministero delle Infrastrutture ed è fondata su due pilastri.

Il primo è la centralità della pianificazione strategica, cioè l’individuazione delle reti di infrastrutture necessarie, ferroviarie, stradali, portuali, aeroportuali e di mobilità ciclabile turistica, per la connessione del Paese.
Particolare attenzione vien data agli snodi produttivi e al trasporto merci, ai poli turistici, con l’inclusione per la prima volte delle ciclo vie turistiche, e alle città metropolitane.

Il secondo è la valutazione ex-ante delle opere, cioè la considerazione dei costi e dei benefici delle singole infrastrutture.

Gli strumenti strategici e tecnici previsti nel nuovo Codice degli Appalti sono tutti orientati in questo senso: tra questi, le Linee Guida per la valutazione degli investimenti in opere pubbliche di competenza del Ministero, il Piano Generale dei Trasporti e della Logistica, il Documento Pluriennale di Pianificazione.


L’Allegato Infrastrutture è quindi uno strumento di sintesi annuale, consuntivo e programmatorio, di razionalizzazione ed efficientamento della spesa pubblica in infrastrutture, e verso un generale miglioramento della qualità del processo di pianificazione e programmazione.
Indica come rispondere ad una piena accessibilità dei territori e a una connessione di livello europeo.
L’Allegato mostra infine quali siano le opere utili e di livello nazionali in corso, e specifica se i progetti siano corretti, oppure da programmare con il progetto di fattibilità tecnica economica.

Gli obiettivi e le strategie per le infrastrutture di trasporto
Gli obiettivi, anticipati nell’Allegato Infrastrutture al Def 2016, “Connettere l’Italia”, sono stati così articolati:

  • Accessibilità ai territori, all’Europa e al Mediterraneo
  • Qualità della vita e competitività delle aree urbane
  • Sostegno alle politiche industriali di filiera
  • Mobilità sostenibile e sicura
  • .

Gli obiettivi vengono perseguiti con strategie trasversali alle modalità di trasporto: infrastrutture utili, snelle e condivise, integrazione modale e intermodalità, valorizzazione del patrimonio infrastrutturale esistente, sviluppo urbano sostenibile.

Per definire i fabbisogni e individuare le criticità, l’Allegato in primo luogo analizza l’offerta delle infrastrutture di trasporto esistenti, su cui si effettuano servizi di interesse nazionale e internazionale.
Per far questo, aggiorna il Nazionale Integrato dei Trasporti, la struttura portante del sistema italiano di offerta di mobilità delle persone e delle merci, rispetto alla versione del Piano Generale dei Trasporti e della Logistica del 2001, secondo i criteri specifici per modalità di trasporto e considerando le novità intervenute nel frattempo.

Lo SNIT 2017 dell’Allegato al Def individua la rete nazionale di 1° livello.
Anche le 14 Città Metropolitane, driver della competitività del Paese, sono una nuova sfida dello SNIT, in coerenza con gli obiettivi di miglioramento dell’accessibilità, garantendo adeguati collegamenti ferroviari alle periferie e alle aree marginali.

Il rilievo strategico attribuibile alla rete ferroviaria di rilievo nazionale include una rinnovata attenzione per lo sviluppo dei servizi rapidi di massa nei contesti metropolitani, essenziali per la “cura del ferro” con i Sistemi dei servizi:

  • Ferroviari Metropolitani
  • Tranviari
  • Metropolitane
  • .

Sono stati individuati oltre 100 tra interventi e programmi di interventi.
I programmi di interventi sono insiemi coerenti di interventi, anche di limitate dimensioni, con la stessa finalità, diffusi sulla rete o su elementi di rete che contribuiscono a degli obiettivi strategici.
Soddisfare i fabbisogni infrastrutturali non comporta solo il completamento delle infrastrutture programmate e la realizzazione di nuove infrastrutture nazionali, ma anche l’utilizzo diffuso delle tecnologie per massimizzare le prestazioni delle infrastrutture, la manutenzione straordinaria delle infrastrutture e il potenziamento dei raccordi intermodali, in particolare con la ferrovia.


  

Per circa 30 casi viene indicata la “project review”
Tutti gli interventi prioritari, cioè opere specifiche e programmi, ovvero insieme di azioni e interventi, sono stati classificati secondo:

Progetti invarianti, opere in corso o con obbligazioni giuridiche vincolanti.
Project review, cioè la revisione di progetti non avviati che sono suscettibili di ottimizzazione e riduzione di tempi e costi, per una maggiore sostenibilità economica e ambientale e questo vale per circa 30 casi.
Progetti di fattibilità e valutazione ex ante per gli interventi per i quali ci sono solo progetti preliminari o nessuna analisi, al fine di valutarne l’inserimento nei successivi atti di programmazione previa verifica di fattibilità tecnica, economica, sociale e ambientale
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Le risorse

Il completamento degli interventi e dei programmi complessivi richiede un fabbisogno di risorse economiche aggiuntive rispetto alla quota parte già finanziata, pari a 35 mld €, al fine di valutare l’effettiva fattibilità della vision al 2030.
È stata effettuata una stima della capacità di spesa in infrastrutture del MIT e dei gestori di rete delle infrastrutture di trasporto nell’orizzonte temporale di riferimento per il DPP.

La sostenibilità dell’impianto programmatico dell’Allegato al DEF 2017 è garantita dalla disponibilità di diversi canali di finanziamento:

  • Disponibilità rinvenienti da revisione di spesa o revisione progettuale
  • Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC)
  • Fondo Infrastrutture
  • Fondo investimenti
  • Apporto di risorse private
  • Fondi regionali e locali di cofinanziamento, anche a valere sui Fondi europei.






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