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Trasporto combinato, le specifiche del MIT per la cura del ferro
L’incentivo è rivolto in particolare all’Italia meridionale, in cui lo squilibrio tra l’uso delle ferrovie e della strada è più marcato


Trasporti Nazionali e Internazionali

Trasporto combinato, le specifiche del MIT per la cura del ferro

25 Gennaio 2017

Dopo il via libera europeo anche per il contributo di 255 milioni al Regime di sostegno del trasporto ferroviario delle merci (Rail freight transport support scheme), la Direzione generale per il trasporto e l’infrastruttura ferroviaria ha emanato il decreto n.61 con cui si specificano le condizioni e le modalità dell’aiuto al trasporto merci per ferrovia.

Operativamente possono presentare domanda di contributi le imprese ferroviarie ammesse ad effettuare il servizio di trasporto merci in Italia che hanno svolto servizi di trasporto merci entro e non oltre il 1° marzo 2017 (per i servizi effettuati nel 2016) ed entro il 1° marzo 2018 (per quelli che svolgeranno nel 2017).

L’incentivo, come era emerso a dicembre, è rivolto in particolare all’Italia meridionale, in cui lo squilibrio tra l’uso delle ferrovie e della strada è più marcato.

Negli aiuti, infatti, rientrano i treni che hanno origine o destino nel Sud Italia.

Il tetto massimo di contributo non potrà però superare il 30% del costo totale relativo per ciascuna annualità (2016 e 2017), comprensivo degli oneri accessori al trasporto ferroviario.

Il via libera dell’Unione Europea agli incentivi servirà a trasferire il trasporto delle merci su ferro e via mare, decongestionando il traffico da strade e autostrade e migliorando anche la qualità dell’aria, garantirà all’Italia circa 400 mln di euro, ripartiti in 255 milioni per il regime di sostegno del trasporto merci su rotaia e 138 milioni per il Marebonus per il triennio 2016 – 2018.





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