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Logistica post Covid-19: cresce la richiesta di immobili
E-commerce driver della logistica durante l’emergenza sanitaria: il 20,8% degli operatori espanderà l’area del magazzino nel post Covid-19


30 Giugno 2020

Logistica post Covid-19: cresce la richiesta di immobili

(Comunicato stampa)

Dopo il critico periodo che abbiamo vissuto, la lezione che abbiamo imparato è che un’azienda, per sopravvivere, deve farsi trovare pronta ad affrontare l’emergenza. Quali sono stati gli effetti della pandemia Coronavirus sulle aziende? Come si è comportata la logistica post-Covid?
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Gli effetti del Covid-19 hanno avuto importanti conseguenze sull’economia italiana e mondiale: un forte disallineamento tra offerta e domanda, un blocco temporaneo, ma significativo, di molte attività economiche, una compressione della domanda di beni e servizi, sia dall’interno che dall’estero.

Non è ancora chiaro quali potranno essere le tempistiche di ripresa, intanto nelle previsioni del Centro Studi Confindustria si prospetta nella prima metà del 2020 una perdita di circa 42 miliardi di €, ovvero un calo del PIL di circa il 10%, rispetto a fine 2019.

Per meglio comprendere gli effetti della pandemia sull’immobiliare logistico e i settori che lo influenzano (produzione industriale, manifatturiera ed e-commerce), il Dipartimento di Ricerca di World Capital ha realizzato un report proprio sulle prospettive della filiera italiana.

La logistica in Italia è sicuramente un settore strategico: quasi 100 mila imprese, 1,5 milioni di addetti, 85 miliardi di fatturato nel 2019, il 9% del PIL nazionale.

Durante l’emergenza sanitaria, l’e-commerce si è riconfermato un importantissimo driver per la logistica.
Dall’inizio del 2020 ad oggi, sono 2 milioni i nuovi consumatori online in Italia (in tutto 29 milioni), 1,3 milioni dei quali, secondo le stime di Netcomm, sono da attribuire all’impatto dell’emergenza sanitaria del Covid-19.

A seguito dell’emergenza Covid-19 si prevede che sia proprio l’e-commerce il settore che crescerà di più (fino a +55%), seguito da modern food retail (fino a +23%) e vendita all’ingrosso di prodotti farmaceutici (fino a +15%).

La sfida per gli operatori sarà quella di essere in grado di rispondere alle nuove esigenze dei consumatori, e risulterà quindi fondamentale proporre spazi in grado di snellire ed ottimizzare l’attività logistica.

Per meglio comprendere il sentiment post Covid-19 di chi opera direttamente nel settore, nel rapporto sono stati pubblicati i risultati di una survey condotta da World Capital su un campione significativo di player del settore logistico.

È emerso che l’emergenza sanitaria ha evidenziato problemi organizzativi e di gestione per il 43% degli intervistati, e solo nel 23% dei casi gli effetti della pandemia non hanno influenzato l’attività operativa, ad esclusione delle misure di prevenzione da attuare.
È stato inoltre evidenziato che a fronte delle modifiche operative da attuare sugli immobili, nel 53,8% dei casi l’immobile occupato si è dimostrato in grado di sopportare cambi repentini di operatività.

Infine, dal punto di vista immobiliare, il 20,8% degli intervistati dichiara di dover espandere l’area dedicata al magazzino, a causa delle nuove esigenze dettate dall’incremento dei volumi di prodotti acquistati online.

“Confrontando i dati di aprile 2019 con quelli di aprile 2020, emerge chiaramente una forte crescita di richieste da parte di operatori legati all’e-commerce (+45%), al settore alimentare (+33%) e a quello farmaceutico (+12%)”, dichiara Andrea Faini, CEO di World Capital.

“Proprio per questo è ragionevole pensare che nei prossimi anni, grazie a ciò che è stato possibile apprendere durante la pandemia Covid-19, gli operatori dei settori sopracitati genereranno un forte aumento della domanda di immobili per la logistica, per riuscire a rispondere alla crescita di volumi e-commerce e di stoccaggio. Inoltre, i nuovi spazi richiesti saranno prevalentemente sull’ultimo miglio, ovvero di logistica urbana, in quanto permettono di ridurre notevolmente i tempi di spedizione e di migliorare la soddisfazione del cliente che acquista online”, conclude Faini.





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