Quella green sarà pure una moda, ma può rappresentare anche un’importante opportunità.
Se ne parla sempre di più specie in un comparto come quello logistico, dove i kilometri percorsi sono decine di milioni ogni anno.

Proprio per tale ragione si ricerca sempre di più la sostenibilità della gestione della supply chain, con il trasporto intermodale ferro-gomma che è una delle soluzioni più battute, per quanto mostri tuttavia qualche limite quando è richiesta l’integrità del trasporto e – ad esempio – il controllo della catena del freddo per preservare le caratteristiche organolettiche del prodotto.

Come in ogni altro campo, anche in questo caso una mano importante può essere data dalla tecnologia, oltre che nell’ottimizzazione dei motori a combustione e nella ricerca di soluzioni alternative, anche sviluppando meccanismi di filiera e collaborazione tra i vari operatori della committenza e dei servizi logistici.

In questi casi vengono condivise informazioni, mezzi di trasporto, infrastrutture stesse, di modo che più spedizioni, ad esempio, vengano compiute in un solo viaggio.

Le stesse organizzazioni dovranno infine adeguarsi a queste nuove necessità, ponendo i professionisti della supply chain più al centro della governance delle aziende.

Un ruolo importante lo devono giocare infine le amministrazioni locali, che tramite agevolazioni e benefici fiscali possono fare la propria parte per il bene collettivo, ma anche dell’indotto stesso.