Dopo la richiesta di cambiare il sistema del rimborso degli sconti autostradali per l’autotrasporto, il presidente di Conftrasporto Paolo Uggè interviene sul sito web dell’associazione: “Se le imprese che Confetra rappresenta riconoscessero i costi della sicurezza e pagassero come avevano tempo addietro annunciato entro trenta giorni, le imprese di autotrasporto avrebbero l’esigenza di interventi sull’Irpef più contenuti”.
Ma Confetra afferma che pedaggi incassati ogni anno da Autostrade per l’Italia dai veicoli adibiti al trasporto di merci ammontano a 800 milioni di euro.
“Risorse pubbliche per 160 milioni consentirebbero dunque di riconoscere ai veicoli merci uno sconto secco sui pedaggi del 20%, addirittura superiore all’ammontare massimo consentito dall’Unione Europea (13%)”, è quanto riporta la nota di Confetra.
Di questi 160 milioni assegnati al Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori sono destinati a una platea ridotta di destinatari.
Secondo la valutazione di Confetra, tale cifra “ha prodotto sconti intorno al 9%”, perché i transiti sulle autostrade non gestite dalla società Autostrade per l’Italia non sono ammessi alla riduzione dei pedaggi.