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Trasporto di cibo, il 65% avviene via mare.
Il trasporto marittimo di merci alimentari tocca i 5800 miliardi di tonnellate-chilometro. Ravenna, Livorno, Venezia e Gioia Tauro i porti italiani di riferimento per l’alimentare.


Trasporti Nazionali e Internazionali

Trasporto di cibo, il 65% avviene via mare.

23 Giugno 2015

Trasporti e spedizioni alimentari - Trasporto di cibo, il 65% avviene via mare Presso la Camera di Commercio di Milano è stato presentato il rapporto “Feeding the Planet: the Maritime Economy Contribution”, realizzato dalla Federazione del sistema marittimo italiano assieme a D’Appolonia (gruppo Rina) e al Censis.

Il presidente della Federazione Paolo d’Amico ha spiegato che “il trasporto marittimo supera il 65% del trasporto globale di cibo”.

A livello mondiale il trasporto marittimo di merci alimentari ha raggiunto 5800 miliardi di tonnellate-chilometro.
Via mare vengono trasportati circa 100 milioni di tonnellate di alimenti deperibili e 400 milioni di tonnellate di granaglie.

Per l’Italia i flussi di prodotti agroalimentari diretti all’estero sono pari a circa 22,5 milioni di tonnellate.
Il trasporto degli stessi attraverso i porti italiani ammonta a 26,2 milioni di tonnellate (7% del totale delle merci movimentate per via marittima).
500 milioni sono le tonnellate movimentate negli scali marittimi italiani.

In termini di volumi, quattro sono i porti di riferimento:

  • Ravenna, che con quasi 3,5 milioni di tonnellate movimentate è l’hub incontrastato dell’agrifood;
  • Livorno, 2,8 milioni;
  • Venezia, 2,5 milioni;
  • Gioia Tauro, 2,4 milioni.

Pur presentando volumi inferiori, Chioggia, Bari e Ancona sono i porti a maggiore vocazione agricola e alimentare.





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