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Privatizzazione del porto di Derince, disappunto degli operatori.
Le tariffe per i ro-ro aumentano del 450% e i principali operatori marittimi non sanno come affrontare i nuovi costi operativi.


Trasporti Nazionali e Internazionali

Privatizzazione del porto di Derince, disappunto degli operatori.

14 Maggio 2015

Dopo l’ingresso di Safi Kati Yakit Sanayi ve Ticaret – vincitore della gara indetta dagli ex proprietari del porto di Derince, la Turkish State Railways Administration – le tariffe per i ro-ro sono aumentate fino a toccare un incremento del 450%.

Nonostante la disposizione del governo turco, che bloccava i costi operativi per 3 anni, Safi ha deciso di imporre nuove tariffe obbligatorie.
Le stime della ECG (Association of European Vehicle Logistics) quantificano gli aumenti a 10 milioni di dollari extra all’anno per i quattro operatori marittimi ai quali il porto noleggia gli spazi: Grimaldi Lines, UECC, Neptune Lines ed EML.

Inevitabile il disappunto degli operatori nei confronti degli aumenti inattesi.
Grimaldi Lines ha dichiarato che non sarà possibile assorbire i nuovi costi operativi dello scalo, pari a 1 milione e mezzo di dollari all’anno.

Secondo alcune supposizione Safi non sarebbe interessata a proseguire con il business ro-ro, forse a favore del più profittevole business dei container.
La società, da parte sua, non ha rilasciato commenti in merito.





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