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Autonomia dei porti bocciata.
L'autonomia finanziaria delle Autorità Portuali potrebbe comportare costi aggiuntivi per lo Stato.


Trasporti Nazionali e Internazionali

Autonomia dei porti bocciata.

9 Aprile 2015

Graziano Delrio, neo ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, dovrà affrontare anche la riforma dei porti: l’articolo 14 del disegno di Legge 370/2014, che stabilisce l’autonomia finanziaria delle Autorità Portuali, è stato bocciato dalla Ragioneria Generale dello Stato.

Secondo i Ragionieri dello Stato, infatti, manca una relazione tecnica sulla garanzia che questa misura non comporti alcun costo aggiuntivo per la Pubblica Amministrazione.
La Ragioneria vuole che la riforma mantenga l’obbligo per le Autorità Portuali di chiudere i bilanci in pareggio o in avanzo.
Ciò va ad aggiungersi al divieto comunitario di trasferire fondi alle Autorità Portuali, che sarebbe considerato un aiuto di Stato.

Sul piatto anche il nodo del ridimensionamento delle Autorità, che sta causando una dura battaglia sia tra gli enti di gestione sia nel mondo politico.
La recente proposta di istituire un’Agenzia Unica dei Porti potrebbe aumentare ulteriormente le incomprensioni.





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