Il Connecting Europe Facility (CEF), lo strumento di finanziamento per le reti transeuropee nei settori dei trasporti, dell’energia e delle telecomunicazioni, ha già stanziato 26 miliardi di euro fino al 2020, che dovrebbero servire a stimolare il coinvolgimento di attori pubblici e privati nella realizzazione delle infrastrutture necessarie.
Al contempo 14 associazioni europee dei trasporti, tra cui CER-Community of European Railway and Infrastructure Companies, EIMAssociation of European Rail Infrastructure Managers, ERFA-European Rail Freight e UNIFE-European rail manufacturing and supply industry, hanno scritto a tutti i Ministri dei Trasporti dell’Unione europea con lo scopo di rendere nota la loro preoccupazione sul modo in cui l’Unione sta affrontando sia il finanziamento che la realizzazione di nuove infrastrutture di trasporto.
Le associazioni sottolineano proprio l’importanza del CEF per finanziare i progetti delle reti Ten-T, progetti il cui ruolo è fondamentale per raggiungere l’obiettivo di una Ue meglio connessa e con sistemi di trasporto efficienti, prerequisito base per il rilancio di economia e industria del Vecchio Continente.
Gli obiettivi strategici del CEF sono stati individuati in nove corridoi che prendono in considerazione strade, ferrovie, vie navigabili interne, infrastrutture marittime e aeree.
Dei nove progetti, ben quattro riguardano anche il territorio italiano.
In quello che viene identificato come il Corridoio Mediterraneo è presente anche la realizzazione del tunnel ferroviario della Torino-Lione.