Un incontro per rilanciare l’accordo per il porto di Taranto e per trovare una soluzione al crollo del traffico degli ultimi mesi: è quanto si discuterà mercoledì 11 marzo a Palazzo Chigi in occasione del vertice convocato dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, per discutere del futuro del terminal container del porto di Taranto.
Al vertice prenderanno parte gli azionisti della società Taranto Container Terminal (Tct), ovvero Hutchinson ed Evergreen, e l’Autorità portuale di Taranto.
Dall’esito di questo confronto dipende anche la stabilità dell’occupazione per 570 diretti più l’indotto.
Tra fine dicembre e metà febbraio sono stati appaltati due importanti lavori del pacchetto di opere che riguardano il terminal container dove Evergreen opera dal 2001.
Si tratta dell’ammodernamento della banchina e dei dragaggi per avere fondali profondi sino a 16.50 metri.
Il costo dei due interventi è di circa 100 milioni di euro complessivi.
La loro cantierizzazione era da mesi all’ordine del giorno, ma ricorsi giudiziari al Tar e al Consiglio di Stato da parte delle imprese in gara hanno tenuto bloccata la situazione sino ad alcune settimane fa.
Nel frattempo, Taranto Container Terminal ed Evergreen, considerando l’avvio dei lavori e l’inagibilità della banchina del molo polisettoriale, hanno ridimensionato la loro operatività al terminal.
Questo ha determinato un brusco crollo del lavoro, e ora al personale di Tct in cassa integrazione (570 unità) si aggiunge anche la precarietà dell’indotto del porto a partire dai trasportatori in quanto, con i container, è venuto meno il traffico locale.