I 9 studi della Commissione Europea individuano le priorità e le esigenze di sviluppo di ognuno dei corridoi del network TEN-T.
Il valore complessivo degli investimenti che sarebbero necessari per ottimizzare le infrastrutture – in particolare con interventi di Intelligent Transport Systems e destinati al miglioramento dell’efficienza gestionale e dell’impatto sull’ambiente – ammonta a circa 700 miliardi di euro da qui al 2030.
Per la prima volta, ha sottolineato la stessa CE, decine di migliaia di km di infrastrutture diverse (strade, ferrovie, idrovie, porti, terminal) sono state analizzate insieme e con una metodologia comune.
Questo il metodo adottato: ogni corridoio è stato analizzato da un gruppo di consulenti esterni, sotto la guida del suo coordinatore, identificando problematiche e azioni da intraprendere da qui al 2030.
Sono state individuate liste di progetti preliminari che vanno a migliorare collegamenti transfrontalieri, a eliminare colli di bottiglia e ad aumentare l’interoperabilità, in particolar modo quella ferroviaria.
I risultati di questi studi saranno presi in considerazione al momento di decider l’allocazione dei fondi UE per il periodo 2014-2030, e in particolare per lo European Investement Plan (il cosiddetto ‘Piano Juncker’), che comprende investimenti per 315 miliardi.