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Autotrasporto: pubblicato il calendario divieti di circolazione 2015
Assotrasporti: un importante passo avanti ma serve di più per aumentare la competitività.


Trasporti Nazionali e Internazionali

Autotrasporto: pubblicato il calendario divieti di circolazione 2015

22 Dicembre 2014

È stato reso noto il decreto che sancisce il calendario dei divieti di circolazione per gli autoveicoli adibiti al trasporto merci per l’anno 2015.
Assotrasporti si dichiara parzialmente soddisfatta, ma ribadisce come il punto di arrivo non sia ancora stato raggiunto.

Dal decreto si denota infatti una diminuzione dei giorni di stop, soprattutto nella stagione estiva, ed una riduzione della fascia oraria giornaliera, per un totale di 105 ore di fermo in meno rispetto al 2014.
Assotrasporti, insieme al gruppo di associazioni Azione nel Trasporto Italiano, Cepi-Uci e Un.i.coop Trasporti, ritiene che tali riduzioni siano un passo per la ripresa del comparto, in quanto aumentano le giornate lavorative delle imprese di autotrasporto, migliorando la loro competitività e contribuendo a combattere la concorrenza sleale estera.

Tra le novità interne al decreto troviamo il parziale accoglimento della proposta avanzata dall’associazione durante una riunione avvenuta presso il Ministero dei Trasporti lo scorso marzo, con la quale veniva richiesta una deroga al calendario.
Nello specifico, è stata estesa anche alle sedi secondarie la deroga al divieto di circolare ai veicoli che si trovano ad una distanza inferiore a 50 km dalla sede primaria a decorrere dall’orario di inizio del divieto e che non percorrano tratti autostradali.

“Con questa deroga l’autotrasportatore ha maggiori possibilità di rientrare in sede, evitando di restare bloccato a causa del divieto di circolazione” sono le dichiarazioni del Presidente ATI Renzo Erbisti.
“Serve tuttavia un ampliamento della deroga anche alla residenza del conducente”, conclude il Segretario nazionale Assotrasporti Aurelio Prisco.

Infatti, se per provare la sede primaria o secondaria viene richiesta l’esibizione di un certificato di iscrizione alla Camera di Commercio, per la verifica della residenza del conducente basterebbe l’indirizzo indicato sul documento d’identità.
Una soluzione a costo zero che permetterebbe all’autista di ritornare alla propria abitazione, migliorando la qualità del suo lavoro e diminuendo i costi per l’azienda.

Ricordiamo infatti che la proposta del gruppo di associazioni prevede l’introduzione di una fascia di tolleranza per consentire agli autisti il rientro in sede qualora in prossimità.
Più in dettaglio, l’estensione della deroga è intesa:

  • per il rientro del veicolo anche alla residenza del conducente;
  • per una distanza di almeno 100 km dalla sede dell’impresa o dalla residenza del conducente, a decorrere dall’orario di inizio del divieto;
  • alla percorrenza anche di tratti autostradali;
  • limitatamente alle sopra descritte ipotesi anche al termine del periodo di riposo giornaliero.

Così facendo si faciliterebbe il rientro dei conducenti, contestualmente ad una riduzione dei costi onerosi per le aziende di autotrasporto, sulle quali già pesano costi fissi elevati, dall’assicurazione RCA al “bollo”, che gravano anche nei momenti di fermo obbligato dei mezzi.





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