Premessa
Fare il punto sulle prospettive di sviluppo nell’area adriatico-ionica: questo l’obiettivo dell’evento che si è tenuto lo scorso 28 ottobre all’East Gate Park di Portogruaro, Venezia.
Ad un anno, infatti, dal Protocollo d’Intesa sulla logistica interregionale, nel corso dell’evento nazionale del progetto europeo Acrossee si è voluto fare il punto sulle prospettive di sviluppo nell’area adriatico-ionica.
L’integrazione tra i Paesi del Sud Est Europa è l’obiettivo primario del progetto Acrossee, nato come ponte tra le due macrostrategie europee, quella danubiana e quella adriatico-ionica, coinvolgendo ben 13 Paesi europei tra cui Italia, Austria, Croazia, Albania e Montenegro.
Lo scopo viene perseguito puntando sull’efficentamento delle infrastrutture, specie quelle ferroviarie, e sul potenziamento dell’offerta di trasporto delle merci che valorizzi lo scambio intermodale.
Per questo l’evento è stato organizzato in collaborazione con Polins, l’incubatore culturale che sta studiando da due anni la possibilità di integrare la rete infrastrutturale del Veneto orientale con i principali siti logistici veneti e friulani.
Acrossee: che cos’è e quali sono gli obiettivi
Il progetto ACROSSEE, di cui è partner italiano l’Eurosportello del Veneto di Unioncamere Veneto, è un progetto co-finanziato dal programma di cooperazione transnazionale South East Europe con un budget totale di quasi 2,9 milioni di euro, che mira al miglioramento dell’accessibilità transfrontaliera nell’area del Sud Est Europa attraverso il coordinamento tra le amministrazioni nazionali e gli attori principali, alla luce della normativa comunitaria.
Il progetto risponde ad un obiettivo generale, dal triplice valore:
Acrossee, un progetto per far muovere (meglio) il NordEst
Il presidente del Polo Innovazione Strategica di Portogruaro, Paolo Bellotto, nel corso dell’evento ha spiegato il valore dell’iniziativa, e quello che anche il Comune di Portogruaro si sta facendo per realizzarlo.
“Le stime sui grandi flussi internazionali di merci –dice Bellotto – nonostante la ripresa dalla crisi sia lenta, sono in crescita attorno al +5,4% annuo per il periodo 2015-2030.
Il sistema territoriale del Veneto Orientale, e il portogruarese in particolare, ha una localizzazione strategica nel quadro delle infrastrutture nazionali ed europee.
Qui passano due dei corridoi europei TEN-T, il Mediterraneo e il Baltico-Adriatico.
E se guardiamo alle infrastrutture già esistenti o in via di completamento, non siamo certamente all’anno zero: la Regione Veneto ha completato l’A28 Portogruaro-Conegliano, ha avviato la Pedemontana Veneta, che da Portogruaro consentirà alle merci di connettersi direttamente alla A4 bypassando il nodo di Mestre-Padova.
Il completamento della tangenziale di Portogruaro migliora i collegamenti stradali con la A4, lungo la quale prosegue la realizzazione della terza corsia, giunta ormai fino a San Donà di Piave.
Se guardiamo alla ferrovia e all’intermodalità ferro-gomma, abbiamo due strutture, quella di Portogruaro e quella di San Stino di Livenza attive.
Tutto questo consente al portogruarese di presentarsi al tavolo dei progetti regionali, interregionali (Veneto e Friuli-Venezia Giulia) ed europei (hub logistico del Veneto-FVG-Austria-Slovenia) con un buon livello di infrastrutturazione, che chiede solo di essere implementato e messo a sistema”.
È in questo quadro che si colloca il progetto ACROSSEE.
È del tutto evidente che per il raggiungimento di questi traguardi è necessario pensare ed agire superando logiche localistiche e creando una rete collaborativa tra tutti i soggetti, pubblici e privati interessati.
“È quello che come Comune di Portogruaro – spiega Bellotto – abbiamo fatto e facciamo: siamo partiti nel 2012 con la firma di un protocollo di intesa con Regione Veneto, Provincia di Venezia, Comune di Fossalta di Portogruaro, Interporto di Portogruaro, Consorzio Autoparco Savo, Fondo Spazio Industriale-Eastgate Park e Polins per lo sviluppo e il rilancio del polo logistico intermodale del Veneto Orientale.
Fin da subito abbiamo pensato di inserire questa iniziativa nella programmazione nazionale ed europea delle infrastrutture trasportistiche e logistiche, e su invito della Regione Veneto abbiamo presentato il nostro progetto, nel novembre dello scorso anno, a Bruxelles in occasione dell’incontro sui “mid-term results” del progetto ADB Multiplatform.
Poche settimane dopo abbiamo ulteriormente definito le potenzialità del polo logistico intermodale del Veneto Orientale con un convegno, qui a Portogruaro, in cui abbiamo presentato lo studio, realizzato appositamente da Nomisma e Polins”.
Prossimi passi
Nell’Interporto di Portogruaro sono stati investiti, con il contributo comunitario e sotto l’impulso del Comune e della Regione, ben 10 milioni di euro in binari e in un magazzino.
L’Interporto ha nei suoi programmi due fasi di sviluppo, una a breve termine per allungamento dei binari fino a 500 metri, e una a medio per l’ allungamento fino a 750 metri.
Per il futuro si vorrebbe riportare l’attenzione sul progetto di elettrificazione della Casarsa-Portogruaro, che assicurerebbe benefici non solo al trasporto merci ma anche a quello passeggeri.
Inoltre, anche l’Autoparco gestito dal Consorzio SAVO si sta affermando sempre più come infrastruttura di complemento nel segmento del trasporto merci, e due settimane fa ha ulteriormente potenziato l’offerta di servizi con l’apertura di una grande stazione di servizio, che a breve erogherà anche metano sia per i mezzi pesanti che per le autovetture private.
Il polo logistico di Eastgate Park si sviluppa su ben 2milioni di mq interamente urbanizzati. e si pone a livello infrastrutturale come una delle più grandi aree per la logistica.
Proprio venerdì scorso Eastgate Park ha presentato con uno speciale evento a livello nazionale le proprie potenzialità agli operatori della logistica e del trasporto.
La recente indicazione dello studio promosso da Regione del Veneto, Provincia di Venezia, Comuni di Portogruaro e Fossalta di Portogruaro, operatori della logistica e della intermodalità, ha assegnato a Eastgate Park anche le funzioni di infrastruttura a servizio dei corrieri spedizionieri e piattaforma base di un possibile servizio di citylogistics per il sistema delle spiagge venete.
Su questo specifico progetto abbiamo affidato ad Interporto Padova, che da dieci anni gestisce Cityporto, il servizio di distribuzione urbana delle merci che meglio funziona in Italia, l’incarico di studiare la fattibilità e sostenibilità di un servizio simile per le nostre località balneari.
L’obiettivo è quello di decongestionare le località balneari dalle decine di furgoni e camion che le affollano quotidianamente per servire le attività commerciali, diminuendo parallelamente l’inquinamento.
Spesso questi mezzi viaggiano quasi vuoti: consolidare questi carichi in una piattaforma di distribuzione dalla quale parte, a pieno carico, un numero sensibilmente minore di veicoli a metano è un intervento concreto a sostegno di una economia moderna e sostenibile.
Infine viene rilanciata l’idea di uno studio che valuti la possibilità di creare un polo logistico interregionale per il settore agroalimentare e a supporto dell’economia turistica.
Non dimentichiamo che proprio dal nord est partono giornalmente migliaia di tonnellate di prodotti agroalimentari destinate ai mercati dell’est europeo e della Russia.
Insomma, l’accessibilità e l’efficienza delle reti di trasporto multimodale sono condizioni fondamentali per dare nuovo slancio alle imprese e all’economia, e favorire la coesione sociale e territoriale nell’Europa sud-orientale, primo passo verso una vera integrazione europea.