Lo scorso 25 settembre si è riunita la Commissione per la sicurezza stradale presso il Ministero dell’Interno, durante la quale sono stati esposti i dati dei controlli su strada eseguiti dalle forze di Polizia nel primo semestre del 2014.
L’andamento delle verifiche mostra una lieve crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+ 2,4%), sia per quanto concerne i veicoli controllati che per le giornate di lavoro, anche grazie all’apporto della Guardia di Finanza e delle Polizie locali.
In merito all’attività della Polizia stradale emersa dalle liste di controllo, nel 1° semestre di quest’anno sono state eseguite 157.498 verifiche (rispetto alle 146.638 dello stesso periodo del 2013, con una crescita del 7,40%), di cui il 23,1% sono state concentrate nel nord-ovest, dove la Polizia stradale ha controllato 65.322 mezzi, di cui 16.019 (il 24,5% del totale) stranieri.
In materia di cabotaggio irregolare, sono state riscontrate 58 violazioni per cui, alla fine dell’anno, dovrebbero attestarsi sullo stesso livello del 2013 (98 violazioni).
Si tratta di numeri che non colgono la reale portata del fenomeno, soprattutto nel nord Italia, e che rivelano le lacune dell’attuale normativa comunitaria in materia, che non fornisce strumenti validi per scovare le eventuali irregolarità.
Per quanto concerne il trasporto abusivo, le infrazioni accertate sono state 616 (contro le 638 del primo semestre 2013).
Anche in questo caso, sono numeri che non appaiono in linea con la portata effettiva del fenomeno, per cui la Conftrasporto ha chiesto di prestare maggiore attenzione a questo tipo di verifiche.
Interessante anche il dato delle infrazioni accertate in materia di trasporti eccezionali, che finora non era mai stato fornito.
In particolare, dai dati del Ministero è emerso che sono state rilevate 1.483 infrazioni, di cui 769 riguardano il comma 18 art. 10 C.d.S (che comprende le violazioni più gravi in materia, come la mancanza di autorizzazione e la violazione dei limiti di sagoma e di massa ivi specificati) e 550 il comma 19, dove sono inquadrate le violazioni meno gravi delle prescrizioni dell’autorizzazione.