Confermato lo sciopero dei marittimi italiani il prossimo 15 settembre.
I motivi dello sciopero stanno nel mancato rinnovo del C.C.N.L., scaduto da quattro anni.
Ciò ha di fatto pesantemente influito sul potere di acquisto dei lavoratori del comparto, rimasti esclusi da ogni adeguamento dei loro salari alle impennate di aumento del costo della vita.
Come scrivono in una nota congiunta i sindacati, “la crisi internazionale ha ulteriormente colpito il comparto marittimo, già alle prese con problemi di disoccupazione e instabilità per il lavoratore marittimo italiano.
La rottura della trattativa per il rinnovo ha determinato le condizioni per l’avvio di una stagione di conflitti di cui non se ne può prevedere soluzione”.
Ecco come e quanto i marittimi italiani si fermeranno:
• Navi da carico presenti nei porti nazionali: sciopero di 24 ore della partenza della nave;
• Navi traghetti presenti nei porti nazionali: ritardo di 24 ore della partenza della nave;
• Mezzi veloci: ritardo di 24 ore della partenza del mezzo;
• Rimorchio portuale: astensione dal lavoro di 8 ore.