“È necessario il dialogo, ma di più misure urgenti da parte del Governo.
In mancanza di riscontro alla presente, ci vedremo costretti ad attuare il fermo dei servizi di trasporto in Sicilia“.
Così, in una nota indirizzata direttamente al Ministro Maurizio Lupi e al Sottosegretario ai Trasporti De Caro, Aitras indice una protesta e un possibile fermo in Sicilia a partire dalla mezzanotte del 28 luglio.
La protesta, indetta appunto da Aitras, insieme ad Assiotrat, Assotrasport e Trasportounito, si svolgerà in particolare nei porti di Palermo, Termini Imerese, Catania e Messina.
All’origine del fermo ci sono diverse ragioni, come il mancato pagamento – soltanto ad alcune imprese – dell’ecobonus 2010 senza un valido motivo, malgrado la promessa del governo (non a caso definito “inaffidabile”) di liquidare tutte le partite entro l’inizio dell’estate.
Tra gli altri motivi vi sono anche la mancata operatività, a due mesi dalla sua istituzione, del tavolo tecnico Stato-Regione (promesso invece dal sottosegretario Umberto Del Basso De Caro) giudicato utile per “affrontare e risolvere i problemi legati alla filiera agro-alimentare, penalizzata dalle ore di guida, la continuità dell’ecobonus, il costo esorbitante del traghetto sullo Stretto di Messina, e la differenza ingiustificata del gasolio in Sicilia rispetto al nord Italia“.