Il prossimo 28 maggio a Milano, presso la sede di Assolombarda, si terrà un convegno sul tema “La Spezia: gateway-port per il Nord Italia” nel corso del quale verrà presentato uno studio realizzato dal C-log, il Centro di Ricerca sulla Logistica della LIUC Università Cattaneo, contenente riflessioni, case history e interviste a “soggetti decisori” di livello internazionale sul modello organizzativo che caratterizza il “Sistema Spezia”, modello che ha consentito al porto di ottenere un ruolo di primo piano nell’attività marittima nazionale.
L’obiettivo della ricerca è quello di comprendere i fattori di successo di La Spezia e del suo modello organizzativo unico in Italia, che ha consentito al suo porto di raggiungere un ruolo di primo piano nell’attività marittima nazionale.
La Spezia nel breve volgere di due decenni è diventato il secondo porto italiano per movimentazione di container (al netto dei porti di transhipment), con indici di produttività di assoluta eccellenza a livello europeo.
Il porto spezzino si caratterizza inoltre per l’elevato utilizzo della modalità ferroviaria (oltre il 30% del traffico container entra/esce via ferro) e per la disponibilità nell’immediato retroterra di un’area a vocazione logistica (Santo Stefano di Magra).
Questi importanti risultati sono il frutto di un modello organizzativo e gestionale consolidatosi nel tempo grazie al contributo e alla stretta collaborazione dei principali attori presenti nel sistema portuale: Autorità Portuale, Autorità Marittima, Agenzia delle dogane, i gestori dei Terminal, case di Spedizione, Agenzie Marittime, Spedizionieri Doganali, ecc.
L’analisi di alcune significative case history e di interviste a “soggetti decisori” di livello internazionale (citate all’interno del rapporto) ha consentito di leggere il “Sistema Spezia” secondo il punto di vista di operatori esterni, quali investitori, imprenditori, utenti in grado di coglierne i suoi punti di forza e di debolezza.