Trasporti Nazionali e Internazionali
12 Marzo 2014
Il primo dato che colpisce è quello relativo ai controlli: nel 2013 la polizia stradale ha elevato meno di cento contravvenzioni per le infrazioni relative al cabotaggio stradale.
Ecco quindi che Fiap chiede che il Ministero dell’Interno fornisca specifiche disposizioni alla Polstrada per aumentare i controlli in questo campo.
Fiap rileva che oggi un autotrasportatore italiano che esegue trasporti abusivi subisce una multa di 4.130 euro e il fermo del veicolo per tre mesi (che diventa confisca nel caso di recidiva).
Se l’abuso è commesso da un vettore straniero, questi subisce una multa di 5.000 euro più il fermo amministrativo del camion per tre mesi, ma non è prevista nel caso la confisca in caso di recidiva.
“Un diverso trattamento che risulta più penalizzante per il vettore nazionale rispetto a quello estero che non trova giustificazione alcuna”, commenta l’associazione. Fiap chiede perciò la confisca del veicolo fin dalla prima rilevazione.
Intervenendo nel dibattito sulla concorrenza sleale praticata nell’autotrasporto da autotrasportatori esteri o da quelli italiani che hanno sedi in Paesi stranieri, Fiap fa sapere che “una concorrenza sleale che sta producendo danni notevoli soprattutto alle imprese di autotrasporto che operano nel centro nord del Paese non può essere ulteriormente tollerata.
L’effetto deterrenza sarebbe sicuramente più incisivo e, probabilmente, verrebbero a cessare alcune pratiche sfacciatamente abusive messe in campo da imprenditori di pochi scrupoli attraverso l’utilizzo di imprese esterovestite”.