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Confetra – Trasporto merci Gennaio-giugno 2013.
La nota congiunturale sull'andamento del traffico merci del primo semestre 2013.


Trasporti Nazionali e Internazionali

Confetra – Trasporto merci Gennaio-giugno 2013.

25 Novembre 2013

Premessa


“Forse è iniziata l’inversione di tendenza”: comincia così la nota congiunturale del Centro Studi Confetra, affermando che i dati del trasporto nazionale sia a carico completo che a collettame registrano un segno positivo, sia in termini di traffico che di fatturato, dopo quattro semestri di segni negativi.

Nell’indagine sulla percezione della fiducia da parte di imprese e consumatori, oltre ad una maggioranza di soggetti che prevede ancora una stabilità per il futuro, coloro che si attendono un miglioramento della situazione (30%) battono i “pessimisti” (11%), mentre erano i pessimisti a prevalere nella rilevazione precedente.

Vediamo quindi in sintesi quali sono i dati emersi dalla rilevazione per il primo semestre 2013 (notacongiunturale_NC2-2013), relativamente al trasporto stradale, al trasporto e alle spedizioni internazionali, al trasporto marittimo, al trasporto ferroviario e aereo, confrontandoli con quelli emersi dalla precedente rilevazione.


I dati sul traffico

I dati relativi all’andamento del traffico merci del primo semestre 2013 rispetto al primo semestre 2012 registrano un aumento positivo dei vettori su strada (+0,4% per i vettori nazionali e +0,2% per i vettori internazionali), mentre tra il 2011 e il 2012 si registrava una diminuzione rispettivamente del 4% e dello 0,5%.

Il traffico aereo, che tra il 2011 e il 2012 era diminuito del 5,8%, torna a crescere con un aumento dal 2012 al 2013 dello 0,5%.

Crescono anche le spedizioni internazionali aeree, aumentate dello 0,8% (nel 2012 si registrava un calo dell’1,2%).

Torna a crescere anche il trasporto dei teu via mare, aumentato tra il 2012 e il 2013 del 4,3%, mentre il traffico delle rinfuse continua a calare (-3% tra 2011 e 2012 e -11,3% tra 2012 e 2013), e il traffico ro-ro diminuisce del 4,7% (tra il 2011 e il 2012 aveva invece registrato un +0,8%).

In calo anche il traffico delle spedizioni internazionali via mare (-0,5%), anche se in misura più lieve rispetto al primo semestre 2012 (aveva registrato un -4%).

Ancora in calo il traffico ferroviario, del 4,8% tra il 2011 e il 2012 e del 7,4% tra il 2012 e il 2013.
Strada e ferro crescono entrambi nel traffico di spedizioni internazionali, con un aumento dello 0,8%, a differenza della diminuzione dello 0,2% registrata nel 2012.

Per quanto riguarda i corrieri nazionali, le consegne hanno segnato un aumento dell’1,5% tra il 2012 e il 2013, in controtendenza rispetto al calo subito lo scorso del 2%.

Continuano a crescere le consegne degli express courier: dopo l’aumento del 2% lo scorso anno, quest’anno aumentano ulteriormente del 3,8%.

Fatturato e aspettative

“Il fatturato continua a crescere meno del traffico in tutti i comparti, con una progressiva erosione dei margini, confermata dal dato Banca d’Italia sulle sofferenze bancarie del settore, cresciute in un anno del 29%”.

Le sofferenze bancarie delle imprese del settore trasporto e magazzinaggio, infatti, sono cresciute del 29% tra il primo trimestre 2012 e il primo trimestre 2013, superando i 3,1 miliardi di euro.

L’aumento, se si considera il periodo dal primo trimestre 2009 al primo trimestre 2013, è pari al 223%.


Le discrepanze tra i dati sul traffico e sul fatturato riguardano tutte le modalità: sono relative al fatturato degli autotrasportatori, cresciuto dello 0% a livello internazionale e dello 0,2% a livello nazionale; al fatturato degli spedizionieri internazionali (+0% per strada e ferro, +0,2% per il trasporto aereo); dei corrieri nazionali (+1,2% di fatturato a fronte del +1,5% di traffico); e degli Express courier (+3,2% di fatturato a fronte di un traffico aumentato del 3,8%).


Gli spedizionieri via mare, che hanno registrato una diminuzione dello 0,5% nel traffico, registrano una diminuzione anche nel fatturato (-0,2%).

I tempi medi di incasso sono pari ad 85 giorni (erano 87 nel primo semestre 2012).

Le insolvenze rispetto al fatturato passano dal 2,6% del primo semestre 2012 al 2,1% del primo semestre 2013.

Infine, per quanto riguarda le aspettative di traffico per il secondo semestre 2013, per il 59% rimarrà stabile (a fronte del 71% nel primo semestre 2012), per il 30% sarà in crescita (rispetto al 10% nel primo semestre 2012), e per l’11% sarà in calo (a fronte del 19% nel primo semestre 2012).

Traffico nelle varie modalità

I dati sul transhipment evidenziano una crescita del 15,2% per il porto di Gioia Tauro, mentre il traffico dei teu è trainato dai porti di Trieste, che registra un aumento del 13,6%, di Ravenna (+11,1%), di Venezia (+4,1%), di La Spezia (+2,0%) e di Livorno (+0,9%).

A fronte della rilevazione negativa del traffico di ro-ro e delle rinfuse, il porto di Ravenna registra un aumento del 91% nel ro-ro, il porto di Napoli un aumento del 49,7% nelle rinfuse e il porto di Venezia un aumento dell’1,7% nelle rinfuse.


Per quanto riguarda il traffico stradale, dalle fonti Aiscat, Sitaf, Autostrada del Brennero, risulta una generale diminuzione nei valichi stradali: -12,1% per il traforo Gran San Bernardo tra gennaio e maggio 2013; -8% per il traforo del Monte Bianco tra gennaio e maggio 2013; -4,5% per il Frejus; e -0,3% per il traforo del Brennero.

Anche i dati sull’andamento del traffico dei veicoli pesanti sulle autostrade italiane, forniti da Aiscat, registrano un calo, pari al 3,7% nei primi cinque mesi dell’anno, rispetto allo stesso periodo del 2012, anche se la caduta è rallentata rispetto alla rilevazione precedente pari a -7,6%.

Il Centro Studi precisa che l’Aiscat fornisce i dati sui viaggi e non sul trasportato, spiegando che probabilmente la crisi ha indotto i committenti e i vettori ad ottimizzare i carichi limitando i viaggi a vuoto, come conferma il calo di passaggi nei valichi alpini a fronte del tenue aumento di autotrasporto internazionale.

Per quanto riguarda il traffico aereo, Assaeroporti registra un aumento delle tonnellate trasportate per Bologna G. Marconi (+14,4%), per Venezia M. Polo (+11,4%); per l’aeroporto Milano Malpensa, con il traffico più alto di tonnellate, si registra una lieve crescita (+0,5%), come anche per l’aeroporto di Roma Fiumicino (+0,5%) e di Bergamo Orio al Serio (+0,3%).

Il trasporto ferroviario continua la sua discesa: analizzando i dati dal 2007, si nota come ci sia stata una brusca decrescita tra il secondo semestre del 2008 e il primo semestre 2009, e come, mentre per le altre modalità c’è stata una crescita progressiva, il trasporto ferroviario non sia più risalito oltre quei valori, diminuendo progressivamente fino al -7,4% registrato tra il primo semestre 2012 e il primo semestre 2013.

Secondo la nota del Centro Studi Confetra, incrociando i dati sul traffico autostradale, sull’immatricolazione dei veicoli industriali e sulla produzione industriale, la rilevazione sembra mostrare come “il fondo della crisi è stato toccato a metà dello scorso anno, dopodiché è iniziata una lenta risalita che dovrebbe, salvo imprevisti, far sentire presto i suoi effetti positivi”.





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