Ancora SISTRI: il Consiglio dei ministri annuncia che il sistema informatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti, in versione semplificata e corretta, “sarà operativo dal primo ottobre prossimo per i nuovi produttori, per chi raccoglie, trasporta e tratta i rifiuti pericolosi e anche per enti e imprese che lo vogliano utilizzare su base volontaria mentre per i produttori cosiddetti iniziali, per i Comuni e le imprese di trasporto dei rifiuti urbani della Campania l’inizio dell’operatività sarà il 3 marzo 2014.
Le semplificazioni sono finalizzate anche ad assicurare la riduzione dei costi di esercizio del sistema e verranno stabilite periodicamente con decreto del ministro dell’Ambiente”.
In buona sostanza, l’adozione del SISTRI a partire dal 1° ottobre riguarderà in via obbligatoria una platea iniziale ridotta da 70mila a 17mila utenti.
Critica la posizione di ANITA, il cui Segretario generale, Giuseppina della Pepa, in un comunicato stampa dichiara: “Non possiamo che esprimere tutto il nostro disappunto e la nostra perplessità nell’apprendere che dal 1° ottobre il SISTRI tornerà operativo per tutte quelle imprese di autotrasporto che trattano rifiuti pericolosi oltretutto senza aver contemplato l’inclusione delle dichiarate e condivise esigenze di superamento di un sistema che poco meno di un mese fa è stato definito inefficiente e inapplicabile proprio in sede ministeriale, in occasione della consultazione coordinata dal Prof. Edo Ronchi, su incarico del Ministro Orlando”.
“Dobbiamo anche capire nel concreto se la semplificazione annunciata riguarda esclusivamente la rosa dei soggetti coinvolti o se si tratta di una reale semplificazione degli adempimenti e delle procedure burocratiche – aggiunge il Segretario generale ANITA – così come dobbiamo attentamente valutare l’impianto sanzionatorio e l’impatto conseguente che avrà sulle imprese che detengono flotte consistenti di veicoli adibiti al trasporto dei rifiuti”.
“Aspettiamo quindi di poter presto soddisfare la nostra curiosità nel comprendere pienamente quali siano le novità annunciate – conclude Della Pepa – poiché, dopo essere giunti insieme al Ministero dell’ambiente alla conclusione che il SISTRI deve essere completamente rivisto e che esiste un malfunzionamento delle black box e del sistema informatico ad esse connesso, le nostre imprese e quelle di tutta Italia che effettuano il trasporto di rifiuti pericolosi, devono avere indicazioni certe e attuabili che non vadano ad impattare ulteriormente sulla loro operatività ed economicità. Se non ricorrono queste condizioni il SISTRI non può partire”.