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Authority Trasporti a Torino: manca il sì del Senato.
Dai bandi di gara alla mobilità delle merci e liberalizzazione: tutte le funzioni.


Trasporti Nazionali e Internazionali

Authority Trasporti a Torino: manca il sì del Senato.

23 Luglio 2013

Torino vincerà con ogni probabilità la sede dell’Authority dei Trasporti.

A pochi giorni, infatti, dalla richiesta sottoscritta da senatori piemontesi, liguri e lombardi, proprio ieri è stato approvato l’emendamento relativo alla sede dell’Istituzione creata per “regolare un settore che è privo di regolazione e dare via libera alla liberalizzazione”, come detto dal premier Letta plaudendo la nascita del nuovo organismo.

Da qui a qualche giorno si saprà ufficialmente la sede destinata ad accogliere l’Authority che avrà queste funzioni: “Garantire condizioni di accesso eque e non discriminatorie alle infrastrutture ferroviarie, portuali, aeroportuali e alle reti autostradali e alla mobilità dei passeggeri e delle merci in ambito nazionale, locale e urbano, anche collegata a stazioni, aeroporti e porti; definire i criteri per la fissazione di tariffe, canoni e pedaggi; stabilire le condizioni minime di qualità dei servizi di trasporto nazionali e locali connotati da oneri di servizio pubblico; definire gli schemi dei bandi delle gare per l’assegnazione dei servizi di trasporto in esclusiva e delle convenzioni, da inserire nei capitolati delle medesime gare, e stabilire i criteri per la nomina delle commissioni aggiudicatrici; verificare che nei bandi di gara per il trasporto ferroviario regionale, non sussistano condizioni discriminatorie o che impediscano l’accesso a concorrenti potenziali”.

Inoltre, come detto ancora da Letta “l’Authority, sentiti il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, le regioni e gli enti locali interessati, avrà il compito definire gli ambiti del servizio pubblico sulle tratte e le modalità di finanziamento; svolgere le funzioni di organismo di regolazione per l’accesso all’infrastruttura ferroviaria, definendo i criteri per la determinazione dei pedaggi e per l’assegnazione delle tracce e della capacità e vigilando sulla loro corretta applicazione; nel settore autostradale, stabilire, per le nuove concessioni, sistemi tariffari dei pedaggi basati sul metodo del price cap, con revisione quinquennale.

L’Autorità definirà inoltre gli schemi di concessione da inserire nei bandi di gara relativi alla gestione o costruzione, gli schemi dei bandi relativi alle gare cui sono tenuti i concessionari autostradali per le nuove concessioni e gli ambiti ottimali di gestione delle tratte autostradali”.





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